domenica 21 giugno 2015

Hazard-Concern: Rischio ambientale e non solo del Biossido di Titanio

Hazard-Concern: Rischio ambientale e non solo del  Biossido di Titanio

Hazard-Concern: Rischio ambientale e non solo del Biossido di Titanio
  

Sun Block Poses Potential Hazard To Sea Life

A fine Agosto è stato  pubblicato l’esito di alcune ricerche sui rischi ambientali legati all’utilizzo di ossidi metallici nei filtri solari. Non è una novità. Da anni circolavano ricerche riservate solo a specialisti della tutela ambientale che segnalavano come i filtri solari più utilizzati nel cosmetico eco-bío fossero in realtà più problematici per l’ambiente di quanto i vari venditori raccontavano.
Il meccanismo è noto da tempo. Gli ossidi metallici nel momento in cui assorbono l’energia degli ultravioletti passano ad uno stato eccitato , fortemente reattivo. In sostanza diventano potenziali catalizzatori di reazioni chimiche e biochimiche.
La potenziale tossicità per il sistema marino non è quindi solo quella ampiamente nota dell’Ossido di Zinco, classificato come gravemente ittiotossico, ma coinvolge anche il Biossido di Titanio , considerato biologicamente inerte.
Anche altri ossidi metallici che avrebbero un buon potenziale per essere utilizzati come filtri solari, come l’Ossido di Cerio, mostrano analoghi rischi fotocatalitici in acqua.
A causa del rapporto superficie/volume questi rischi sono maggiori più sono piccole le dimensioni della particella, fino al fenomeno del quantum-dot, il confinamento quantico delle nano dimensioni.
Il Biossido di Titanio è già stato classificato come potenzialmente cancerogeno ( 2b ) dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e queste nuove preoccupazioni per i suoi effetti sul sistema marino potrebbero ridurne la diffusione nei cosmetici solari quando il mercato ed i consumatori ne avranno consapevolezza.
Paradossalmente alcuni filtri solari che il mercato ingannevolmente definisce come ” chimici”, potrebbero essere meno problematici per il sistema marino del Biossido di Titanio a parità di quantità.
Concludendo:
I rischi di foto reattività e di formazione di radicali e perossidi degli ossidi metallici utilizzati come filtro UV sono noti da tempo.
Un opportuno processo di coating, rivestimento, o ibridazione può ridurre drasticamente la foto reattività di queste sostanze.
Il rischio cancro si riferisce al Biossido di Titanio inalato, pertanto non è una genialata utilizzarlo in solari spray.
Il consumatore con una forte sensibilità ecologica e di rispetto ambientale potrebbe evitare di fare il bagno con addosso solari ricchi di ossidi fotocatalitici o ittiotossici .

Rodolfo Baraldini
Pubblicato 6 settembre 2014
Riferimenti:
D.Manucra, ECOSCIENZA, n.1, 2013: Diossido di Titanio: un rischio per la salute ?
IARC monografia-titaniumdioxide
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