venerdì 10 luglio 2015

Minimizzare i pori o i portafogli? Prodotti a confronto.

Minimizzare i pori o i portafogli? Prodotti a confronto.

Minimizzare i pori o i portafogli? Prodotti a confronto.


Un prodotto di consumo nasce solo quando c’è una domanda di mercato.
Evidentemente il problema dei “pori dilatati” viene percepito come un inestetismo importante e da alcuni anni vengono offerti cosmetici che dovrebbero “minimizzare i pori”.
La struttura della pelle è influenzata da fattori genetici, ambientali e fisiologici. Gran bella sfida per il formulatore ed il cosmetologo ridurre effetivamente ed in modo permanente il volume superficiale dei pori. Si dovrebbe parlare di volume superficiale in quanto la percezione delle dimensioni del poro dipendono dal suo diametro, ma anche dalla profondità.
Il claim “minimizzare i pori” è discutibile. È molto difficile che vengano pubblicati test strumentali che dimostrino una effettiva riduzione significativa del diametro dei pori. I soliti ” consumer test” di efficacia percepita possono essere facilmente influenzati dal mascheramento ottico o dalla sensazione di freddo indotta dal prodotto.
Minimizzare poi ha un significato ambiguo, rendere minimi rispetto a cosa ?
Micca possiamo chiuderli del tutto, sti pori !!!!
È molto difficile poi dimostrare che eventualmente si riduce il diametro solo dei pori dilatati, mentre quelli normali restano uguali.
Non mi stupisce che poche grandi marche sul mercato italiano utilizzino questo claim.
Molte marche specificano che non è possibile ottenere una reale riduzione del diametro, alcune utilizzano il termine “refining pores”, alcune ( es. Nivea) hanno prodotti che si vantano di minimizzare i pori solo in mercati diversi da quello UE e USA.
Ho già parlato di astringenza ma il claim specifico di minimizzare i pori richiede un approfondimento.
Un eventuale cambiamento della struttura cutanea indotto dall’applicazione di cosmetici astringenti ha per lo più effetti temporanei.
I meccanismi principali che potrebbero produrre l’astringenza cutanea sono la disidratazione, cioè il calo di volume delle cellule cutanee dovuto alla perdita di acqua e alcune reazioni di proteine della pelle, in particolare del collagene e della cheratina, che ne comportano variazioni nelle dimensioni e nella rigidità. Alcune delle reazioni, formazione di complessi tra proteina e sostanza astringente si riconducono ad analoghe reazioni che inducono il gusto dell’astringenza nel cavo orale.
432 ingredienti nel database europeo degli ingredienti cosmetici sono classificati come astringenti.
Sono solo una parte delle sostanze che possono produrre un qualche effetto cosmetico di astringenza.
Volendo formulare un cosmetico astringente la scelta è ampia:
•acidi in grado di portare il pH sotto al punto isolettrico della pelle .
•agenti disidratanti, sia solventi come alcohol e acetone, sia sali in grado di estrarre l’acqua per osmosi.
•tannini e alcuni polifenoli in grado di complessare le proteine con legami idrogeno tra i gruppi fenolici ed i peptidi del collagene e della cheratina ( astringenza fenolica )
•cationi metallici bi- e tripositivi, in particolare i sali di Mg2+, Zn2+ e Al3+ in grado di formare legami inter e intramolecolari con i gruppi carbossilici del collagene e della cheratina ( astringenza metallica ).
•aldeidi in grado di crosslinkare e condensare il collagene e la cheratina.
I cosmetici per minimizzare i pori poi possono utilizzare “assorbenti” o “opacizzanti” cioè sostanze in grado di ridurre l’oleosità superficiale, che possono avere un effetto collaterale sulla apparenza dei pori dilatati.
Anche sostanze che possono indurre la sensazione di freddo si integrano bene con l’azione astringente.
La relazione tra diametro dei pori e produzione di sebo è ambivalente.
Da una parte è stato riscontrato che i pori dilatati sono associati a ghiandole sebacee di maggiori dimensioni, dall’altra, essendo la diffusione del sebo sulla pelle passiva, è evidente che pori più larghi comportano più sebo sulla superficie semplicemente perché ne può uscire di più. Il tutto sempre a parità di condizioni, viscosità del sebo, temperatura ecc.. In sostanza non si può determinare con certezza una relazione causale tra i 2 fenomeni, cioè se i pori larghi causano la seborrea o la seborrea causa i pori larghi. Tipico problema di uovo e gallina.
Fatto sta che nella cosmesi c’è chi cerca di dimostrare che è in grado di minimizzare i pori, dimostrando che può ridurre il sebo sulla superficie della pelle.
Tutte le reazioni astringenti che potrebbero comportare una contrazione dei tessuti ed una effettiva, meccanica, riduzione del diametro dei pori dipendono dal fatto che la sostanza “astringente” raggiunga i tessuti bersaglio in quantità sufficiente e per un tempo sufficiente. Purtroppo la normale applicazione cosmetica difficilmente può realizzare queste condizioni.
Se l’agente astringente è un catione metallico si ottiene una performance migliore quando viene applicato in ambiente con una acidità superiore al punto isoelettrico della pelle cioè con pH < 4, se l’agente astringente sono polifenoli o tannini si ottiene una perfomance migliore applicandoli a pH > 6 con concentrazioni veramente alte.
Fenomeni complessi, dove poi, tutti i prodotti a risciacquo non restano sulla pelle il tempo sufficiente per mostrare effetti significativi.
Non essendo chiaro cosa effettivamente si intenda con “minimizzare i pori” e come si pensi di ottenerlo, posso solo valutare una serie di prodotti, top di gamma, che hanno tra i claim primari questo “minimizzare i pori”.
Molti prodotti non sono commercializzati in Italia. Alcuni potrebbero essere “datati”. Quelli selezionati hanno adottato esplicitamente nel nome o nei claim primari l’espressione “pore minimizer” o analoga traduzione.
Rispetto ai soliti confronti che faccio nel blog non riporto il prezzo al litro.
1° essendo prezzi rilevati su diversi mercati esteri non sono direttamente confrontabili.
2° si va da prodotti posizionati tra i tonici con prezzi al litro di poche decine, scarse, di euro , a prodotti posizionati tra i sieri con prezzi al litro superiori ai 1000 euro/litro.
Una analisi profilometrica che indichi esattamente il diametro e volume dei pori è relativamente semplice da fare.
Pur vantando tutti, direttamente o indirettamente, l’azione di “minimizzare i pori”, in nessuno ho trovato riferimenti a test strumentali o risultati verificabili. È comunque interessante cercare di capire che razionale formulativo hanno utilizzato marche ai massimi livelli per raccontare che “minimizzano i pori”.
Commenti ed opinioni personali nei riquadri rosa

Perricone MD – Intensive Pore Minimizer

Ingredienti: Water, Dimethyl MEA (DMAE), Glycerin, SD Alcohol 40-B, Magnesium Aspartate, Zinc Gluconate, Phosphatidylcholine, Phenoxyethanol, Caprylyl Glycol, Ethoxydiglycol, Salicylic Acid, Acetyl Tyrosine, Thioctic Acid (Alpha-Lipoic Acid), Polysorbate 20, Copper Gluconate, Butylene Glycol, Fragrance, Sorbic Acid, Sodium Hyaluronate, Tetrapeptide-21, Linalool
Anche se il DMAE per ridurre il diametro dei pori è coperto da un brevetto non esiste alcuna evidenza né alcun razionale che faccia pensare che lo faccia.
Magnesium Aspartate, Zinc Gluconate, possono agire come astringenti metallici, mentre l’alcol in 4a posizione ha più che altro azione solvente e rinfrescante.
L’acido salicilico a concentrazioni relativamente basse pare avere la funzione di neutralizzare il pH fortemente alcalino del DMAE e non sembra poter partecipare ad alcuna azione astringente.
Minimizza il portafoglio?

Dior – Pore Minimizer

Ingredienti:Methyl Timethylcone, Dimethicone, Methyl Methacrylate Crosspolymer, Vinyl Dimethicone/Methicone Silsesquioxane Crosspolymer, Dimethicone Crosspolymer, Polymethylsilsesquioxane, Acrylates/Dimethicone Copolymer, Glycerin, Silica, Synthetic Fluorophlogopite, PEG/PPG-18/18, Dimethicone, Phenoxyethanol, Dimethicone/Methicone Copolymer, Parfum (Fragrance), Linalool, Limonene, Butyllphenyl Methylpropional, Tocopherol.
Un bel fondo leggermente opacizzante con un po’ di mica sintetica, non vedo nessun ingrediente classificato o noto come astringente. I pori forse si stringono per la paura. Minimizza il portafoglio?

Clinique – Pore Refining Solutions

Ingredienti:Water/Aqua/Eau, Kaolin, Butylene Glycol, Bentonite, Montmorillonite, Polysorbate 20, PEG-100 Stearate, Glycerin, Charcoal Powder, Laminaria Saccharina Extract, Caffeine, Lecithin, Sucrose, Propylene Glycol Laurate, Ethylhexyl Glycerin, Caprylyl Glycol, Propylene Glycol Stearate, Sodium Hyaluronate, Dimethicone, Sorbitan Laurate, PEG-150 Distearate, Hexylene Glycol, Xanthan Gum, Galactoarabinan, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Iron Oxides (CI 77499) .
Molti ingredienti opacizzanti ed assorbenti, nessun ingrediente classificato o noto come astringente. La presenza di carboni più o meno attivi, carcoal powder, fa sospettare intenzioni “purificanti” anche se per funzionare colorerebbero il prodotto di nero o grigio scuro.
L’azione assorbente, come quella disidratante, può far sembrare temporaneamente che i pori si siano ridotti

L’Oreal – Pore Vanisher

Ingredienti:Dimethicone, Aqua/ Water, Glycerin, Dimethicone Crosspolymer, Methyl Methacrylate Crosspolymer, Isononyl Isononanoate, Alcohol Denat, Vinyl Dimethicone/ Methicone Silsesquioxane Crosspolymer, Butylene Glycol, Lauryl PEG-9 Polydimethylsiloxyethyl Dimethicone, Boron Nitride, Silica Silylate, Phenoxyethanol, PEG/PPG-18/ 18 Dimethicone, Perlite, Magnesium Sulfate, Capryloyl Salicylic Acid, Caprylyl Glycol, Menthyl Lactate, Lens Esculenta Seed Extract/Lentil Seed Extract, Bisabolol, Parfum/ Fragrance, Dextrin, Dimethiconol, CI 77491, CI 77492, CI 77499/Iron Oxides, CI 77891/ Titanium Dioxide, Synthetic Fluorphlogopite, Eperua Falcata Bark Extract, Farnesol, Limonene, Disodium Stearoyl Glutamate, Alpha-Isomethyl Ionone, Citronellol, Aluminum Hydroxide
Polveri e pigmenti coprenti possono esplicare anche una blanda assorbenza. Alcohol e Menthyl Lactate rinfrescano. I molti metalli, in sali , ossidi e idrossidi, compreso quello di alluminio fanno sospettare che si sia cercata una qualche azione astringenza cationica sulle proteine.
Il solo ingrediente di cui in letteratura esistono dati per la riduzione dei pori è il Lens Esculenta Seed Extract/Lentil Seed Extract, ricco di polisaccaridi, di cui però si parla di effetto sull’apparenza dei pori se utilizzato al 3% mentre in formula si trova a concentrazioni evidentemente inferiori al 1%. Non ci sono ricerche indipendenti o peer reviewed sull’efficacia verso la dimensione dei pori di questo ingrediente.

Neutrogena – Pore Refining Toner

Ingredienti: Purified Water, SD Alcohol 40, Glycolic Acid, Witch Hazel, Sodium PCA, Salicylic Acid, Aloe Barbadensis Extract, Eucalyptus Globulus Extract, Peppermint Extract, Allantoin, Sodium Lactate, PEG 40 Hydrogenated Castor Oil, Fragrance
Glycolic Acid, Salicylic Acid e Sodium Lactate fanno pensare ad una astringenza acida associata a qualche polifenolo o tannino del Witch Hazel. Alcohol e Peppermint Extract rinfrescano.

 Murad – T Zone  Pore refining Serum

Ingredienti:Water, Alcohol Denatured, Glycolic Acid, Butylene Glycol, Glycerin, Methyl Gluceth-10, Aloe Barbadensis Leaf Juice, Salicylic Acid, Punica Granatum Extract, Rice Amino Acids, Zinc Aspartate, Chitosan Ascorbate, Sodium Hyaluronate, Lecithin, Tocopherol, Magnesium Ascorbyl Phosphate, Dipotassium Glycyrrhizate, Palmitoyl Hydroxypropyltrimonium Amylopectin/Glycerin Crosspolymer, Vitis Vinifera (Grape) Seed Extract, Oenothera Biennis (Evening Primrose) Oil, Ascorbyl Palmitate, Zinc Acetate, Linoleic Acid, Retinyl Palmitate, Sodium PCA, Hydroxyethylcellulose, PPG-5-Ceteth-20, Tetrasodium EDTA, Sodium Hydroxide, Phenoxyethanol, Benzyl Salicylate, Linalool, Hexyl Cinnamal, Limonene, Fragrance
Zinc Aspartate, Zinc Acetate associati a Glycolic Acid e Salicylic Acid fanno pensare che si cercasse una qualche astringenza cationica sulle proteine in ambiente acido. Nessuno degli estratti è classificato o noto per l’azione astringente.
Baby_Skin_il_minimizzapori_istantaneo

Maybelline – Baby Skin il minimizza pori istantaneo

Ingredienti:
Dimethicone, dimethicone crosspolymer, stearyl heptanoate, caprylyl glycol, silica silylate, propylene glycol, pentaerythrityl tetraisostearate, prunus cerasus extract, +/- May contain: CI 73360 / RED 30, CI 77492.
Nessun acido, nessun estratto vegetale noto o classificato per l’azione astringente. Vedo solo dei pigmenti e una silice fortemente igroscopica in un olio in gran parte siliconico. Minimizzerebbe per di più istantaneamente i pori! Forse intendono che se li si copre non li si vede ? Funziona anche chiudendo gli occhi.

Shiseido- Pore Minimizing Cooling essence

Ingredienti:Water, Sd Alcohol 40-B, Dipropylene Glycol, Peg/Ppg-14/7 Dimethyl Ether, Glycerin, Corn Starch, Cyclomethicone, Dimethicone, Menthol, Xanthan Gum, Pyridoxine Hcl, Lamium Album Flower Extract, Peony Root Extract, Rosemary Extract, Sodium Acrylate/Acryloyldimethyl Taurate Copolymer, Dimethicone Copolyol, Isohexadecane, Polysorbate 80, Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, Sorbitan Oleate, Sucrose Stearate, Polysilicone-2, Potassium Hydroxide, Trisodium Edta, Butylene Glycol, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde, Propylene Glycol, Hexyl Cinnamal, Linalool, Butylphenyl Methylpropional, Benzyl Benzoate, Limonene, Alpha-Isomethyl Ionone, Tocopherol, Methylparaben, Benzoic Acid, Fragrance, Titanium Dioxide, Ultramarines, Zinc Oxide.
Alcohol, Menthol danno la sensazione di fresco.
Nessun estratto vegetale classificato o noto per l’azione astringente. Ossidi metallici e minerali in ambiente presumibilmente non acido hanno una minima probabilità di reagire con le proteine e comunque molto superficialmente.

Lancome – Pure Focus – Tightens Pores

Ingredienti:
Water, Alcohol Denat, Glycerin, Butylene Glycol, PEG-60 Hydrogenated Castor Oil,Silica, Polymethyl Methacrylate, Salicylic Acid, Zinc Oxide, Menthoxypropanediol, Zinc Gluconate, Kaolin, Methylparaben, Fragrance
Alcohol e Menthoxypropanediol rinfrescano, Zinc Oxide e Zinc Gluconate possono svolgere una azione astringente se ce ne è abbastanza e se l’ambiente creato dal Salicylic Acid è adeguatamente acido.

Helena Rubistein – Pore Genius

Ingredienti:
Water . Alcohol Denat . Glycerin . Silica . Polyethylene . Triethanolamine . Laminaria Saccharina Extract . Hydrolyzed Hazelnut Protein . Hydrolyzed Lupine Protein . Salicyylic Acid . Linalool . Geraniol . Eugenol . Limonene . Disodium EDTA . Hydroxycitronellal . Citronellol . Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer . Butylphenyl Methylpropional . Benzyl Benzoate . Benzyl Salicylate . Alpha-Isomethyl Ionone . Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene Carboxaldehyde . Hexyl Cinnamal . Fragrance . Methylparaben . Ethylparaben . Propylparaben . Butylparaben . Isobutylparaben . Phenoxyethanol
L’alcohol rinfresca, Silica e Polyethylene assorbono. Il Salicylic Acid può indurre astringenza acida.
Concludendo non ho trovato nessun dato su quanto sarebbe questa riduzione dei pori applicando prodotti che si vantano di ottenerla.
Dalle liste ingredienti non si può capire se possono avere effetti migliori di normali tonici o peeling chimici e spesso non contengono ingredienti classificati come astringenti.

PS. chi vuole fare colpo usando paroloni può sempre sostituire il termine abbastanza improprio di “pori” con “ostii follicolari”.


Rodolfo Baraldini

Pubblicato  4 luglio 2015

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riferimenti:
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Quantitative research on skin pore widening using a stereoimage optical topometer and Sebutape.
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