domenica 12 luglio 2015

Continua l’insensata diffusione del Monossido di Diidrogeno.


Continua l’insensata diffusione del Monossido di Diidrogeno.

Il DHMO, da molti conosciuto come Monossido di Diidrogeno continua ad essere l’ingrediente cosmetico più diffuso e pericoloso.
 La campagna di informazione che da anni conduciamo perché venga proibito o almeno limitato nel cosmetico sta dando i suoi frutti e  sempre più cosmetici oggi arrivano sul mercato senza DHMO.
Ma da una ricerca scientifica risulta che molti cosmetici che i consumatori pensano siano senza DHMO, in realtà ne contengono comunque tracce significative.
OLI CORPO E OLI DA MASSAGGIO.
Anche se nella lista ingredienti non lo dichiarano tutti gli oli vegetali composti da trigliceridi possono contenere tracce di DHMO , anche fino allo 0,2%, in particolare quelli vergini estratti da frutto, come l’olio di oliva ( misurazioni eseguite con metodo ISO 662:1998 ) .
Alcuni oli ricchi di steroli possono poi catturare e fissare il DHMO anche in quantità esagerate.  Come riferimento si pensi che la Lanolina è in grado di assorbire DHMO in quantità pari a 2 volte il suo peso ( della lanolina ). Alcuni lipidi vegetali crudi e non raffinati possono assorbire DHMO più della lanolina.
MAKE UP COMPATTI o IN POLVERE e POLVERI PER BABY
L’insidioso DHMO può contaminare anche prodotti in polvere che il consumatore è portato a pensare che ne siano immuni.
Le tracce di DHMO che sono rilevabili dipendono anche solo da quanto tempo questi prodotti sono stati esposti e aperti all’aria.
In alcuni casi i prodotti sono trattati in modo da ridurre le tracce di DHMO ma senza adeguati trattamenti la quantità di DHMO che può contaminare queste polveri può essere rilevante.
Si pensi che il DHMO rilevabile in una normale farina di grano in commercio può arrivare al 14,5% del suo peso ( della farina ).
Questi ed altri analoghi prodotti cosmetici possono essere utilizzati con la certezza che siano  DHMO FREE solo dopo averli portati a 180°C per almeno mezz’ora, meglio sotto vuoto.
A fronte di consumatori sempre più consapevoli e responsabili, attenti alla presenza di DHMO nel cosmetico, le multinazionali hanno impostato campagne marketing e strategie di comunicazione che possono confondere o ingannare.
Sapendo che la domanda di prodotti senza glutine o senza OGM ( in inglese GMO )  è in continua crescita c’è addirittura chi vende a prezzi folli Monossido di Diidrogeno puro vantando che sia senza organismi geneticamente Modificati, OMG ( in inglese: GMO ) .
 Il prodotto accanto  mette in grande evidenza i claim:

GLUTEN FREE

NON-GMO

NON-PBA

oltre alle solite tabelle nutrizionali
0% grassi
0% proteine
0% zuccheri
ma si cerca di nascondere che si tratta di pericolosissimo Monossido di diidrogeno puro.
Da notare tra l’altro che non viene presentata alcuna certificazione e visto che gli OGM hanno la straordinaria capacità di diffondersi e contaminare produzioni anche non OGM, pur essendo notoriamente sterili, tutti i prodotti dovrebbero essere certificati per essere sicuri che sono davvero OGM FREE.
Qui sotto un esempio di prodotto senza DHMO ( in realtà sono rilevabili tracce del famigerato DHMO di cristallizzazione ), con idonea certificazione GMO FREE .


I consumatori del cosmetico più responsabili e consapevoli riducendo o eliminando il DHMO da ogni cosmetico e comprando solo cosmetici con certificazione OGM FREE non solo salveranno il pianeta, ma anche la propria pelle. Purtroppo per ottenere questa qualità si deve pagare un po’ di più, pertanto non si può dire che “salveranno il portafoglio”.

Rodolfo Baraldini
pubblicato 10 luglio 2015



“Quando si vedono certe baggianate , come si fa a restare seri?” (op.cit.: Così parlò Tex Willer, F. Nice , 1912)


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