domenica 13 settembre 2015

IL PRINCIPO DI PRECAUZIONE

IL PRINCIPO DI PRECAUZIONE

IL PRINCIPO DI PRECAUZIONE



Visto che se ne parla continuamente e viene spesso a sproposito citato quando si parla di sicurezza , sicurezza dei cosmetici, degli alimenti, delle nuove tecnologie ecc… e visto che in realtà non ne esiste una descrizione univoca e chiara, riporto una disanima abbastanza approfondita ed accurata che fornisce qualche elemento in più della solita paginetta su wikipedia.
Il pPincipio Precauzione: profili bioetici, filosofici, giuridici – Comitato nazionale per la Bioetica
In realtà la discussione sulla non scientificità (alias, la mancanza di falsificazione ) delle decisioni assunte applicando il principio di precauzione è offuscata da una pletora di traduzioni e libere interpretazioni del principio che sconfinano spesso nel nonsense.
Tipico l’assunto cosmetologico che :
per il principio di precauzione un ingrediente non va utilizzato se non è sicuro al 100%.
Si tratta di una evidente assurdità visto che nessuna sostanza è sicura al 100%  e che difficilmente un ingrediente cosmetico può comportare un grave danno.
Simile, a livello di assurdità, il recente trend rintracciabile nella pubblicità di alcuni cosmetici:
cosmetico senza glutine, si sa che non esiste alcun caso di reazione celiaca al glutine per via transdermica, ma per il principio di precauzione i cosmetici li facciamo “senza glutine”.
Purtroppo la comunicazione virale che si è appropriata di questa vulgata e delle altre traduzioni, più o meno ideologicizzate, del principio di precauzione dimentica sempre che dovrebbe essere applicato a fronte della probabilità di un grave danno.
Il principio di precauzione nella sua corretta versione, non volgarizzata da nonsense ideoleologici, permette di prendere decisioni a fronte del rischio e dell’incertezza.
E’ quindi frutto di un  processo di risk management.
In sostanza permette di assumere decisioni sui rischi che si possono correre  a fronte dei limiti della nostra conoscenza .
In questa ottica è assolutamente logico e  condivisibile.
Al contrario un suo utilizzo distorto, evocandolo a freno dell’innovazione, quasi con atteggiamento luddista, è  un vero nonsense  .
Per riconoscerne l’utilizzo distorto basta ricordare che:
può essere evocato solo a fronte di un GRAVE E IRRIMEDIABILE RISCHIO
può essere evocato solo a fronte di una evidente INCERTEZZA INFORMATIVA.

Rodolfo Baraldini

pubblicato: 5 maggio 2012
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