domenica 14 dicembre 2014

Epistemologia e sperimentazione animale

Epistemologia e sperimentazione animale

Epistemologia e sperimentazione animale

 
 
Sarà un caso, ma anche i principali esperimenti mentali per evidenziare i limiti della nostra logica e conoscenza scientifica sono esperimenti su animali.
Il Tacchino di Russell , ripreso da Popper, dimostra le possibili cantonate che si possono prendere se ci si affida ad inferenze induttive, mentre il Gatto di Schrödinger  sembrava voler confermare che “anche la realtà fisica è in parte creata dall’osservatore”.
Nessun animale , a parte forse qualche studioso o studente, ha sofferto per questi esperimenti che hanno segnato come pietre miliari il percorso che ha portato oggi a definire  inferenza e metodo scientifico.
I limiti dell’inferenza e del metodo scientifico sono ben noti. Teorie  e confirmation  bias  condizionano la sperimentazione. Migliaia di esperimenti vengono eseguiti per validare o inficiare ipotesi e teorie a volte dominanti, a volte frutto di improbabili o strampalate congetture del ricercatore.  
La conoscenza scientifica sembra progredire più che con l’accumulo di certezze, con la progressiva eliminazione degli errori.
Adesso smetto di far finta di capire qualcosa di filosofia, epistemologia e robaccia del genere e mi butto sulla sperimentazione animale.
Esiste un equilibrio instabile tra “buona” scienza e “cattiva” scienza e purtroppo la lente d’ingrandimento della sperimentazione animale permette di individuare episodi vergognosi di cattiva scienza.
Tema spinoso la sperimentazione su animali non umani.
Razionalmente sull’argomento ho più domande e dubbi, che risposte. Coinvolge profonde leve affettive.
Muove amori ed odi esasperati . Un discorso pacato e razionale non sembra possibile, come se si dovessero mettere d’accordo le tifoserie di 2 squadre avversarie.
La controversia ideologica parte dalle nefandezze della sperimentazione su animali umani, dal codice di Norimberga e dal processo ai dottori nazisti.
Sono eventi che hanno  influenzato in modo determinate la dichiarazione sui diritti dell’uomo per quel che riguarda la sperimentazione medica ed il consenso informato.
Forse per questo retaggio , l’estremismo animalista assume a volte toni ed argomenti definiti nazi-animalismo . Non credo che siano tutti seguaci del dott. Mengele, ma  quando sento dire, e molti lo fanno , che piuttosto che sperimentare su animali si dovrebbe sperimentare su detenuti, vivisezionisti, tifosi della squadra avversaria, politici ecc.. in realtà o si parla senza connettere il cervello o si è succubi di sentimenti esasperati e fanatismi.
Fanatismi che paradossalmente si autoproclamano etici o compassionevoli. Anzi alcuni si considerano i tenutari esclusivi dell’etica fino al punto di dispensare assoluzioni, intervenendo sul mercato per promuovere i prodotti “etici”.
Ho parlato dell’ Ipocris-etica: ovvero perchè pubblicizzano l’ETICA per vendere il cosmetico .
Si tratta di un meccanismo che non agisce solo con finalità commerciali.
Anche i soldati tedeschi della seconda guerra mondiale avevano per motto il “Gott mit uns”,  come a dichiarare che dietro le peggiori nefandezze c’era un qualche  dio o una qualche ragione morale.
Pro o contro la sperimentazione animale, gli interessi economici e politici, ammesso che non siano la stessa cosa, sono notevoli. Stop ai testi sugli animali
Il portentoso  intreccio di passioni contrapposte ed interessi economici  ha portato le argomentazioni , a favore o contro, a livelli di insensatezza inusuale.
Mai vista tanta disinformazione come su questa materia.
Non sono esperto di bio-etica, anche se  ho ben chiari i miei valori etici e morali.
La lista di ricerche con sperimentazione animale che inserirei tra le pagine della “cattiva ” scienza è lunga
Visto che, il mio DNA anarchico e libertario salta sempre fuori, non amo chi vuole imporre la propria etica agli altri.
Quindi preferisco limitarmi ad evidenziare le più evidenti assurdità che ho visto utilizzare nella comunicazione PRO o CONTRO la sperimentazione animale.

CONTRO



PRO


Non si può fare debunking delle tante bufale ideologizzate che circolano messe in rete da chi vuole abolire definitivamente i test su animali non umani. Anche se la strategia della bugia ripetuta mille volte che diventa una verità evidentemente può funzionare, è una battaglia che, proprio perché “giusta”, non dovrebbe essere inquinata da argomentazioni assurde e bufale che possono aumentare il numero di click , ma oggettivamente dequalificano pesantemente l’interlocutore.
Non si può neppure fare la lista di quanti esperimenti su animali sono stati inutili e a volte condotti in modo insensato.
La ricerca ed introduzione di test alternativi, mi sembra la soluzione radicale del problema.
Petizione perché la LAV destini i fondi raccolti alla ricerca dei test alternativi
Si deve considerare anche che la capacità di creare modelli , esperimenti in vitro, ex vivo, in silicio che simulano la risposta di sistemi estremamente complessi comporta anche una migliore comprensione deterministica di questi fenomeni.

Rodolfo Baraldini
Pubblicato 15 dicembre 2014

 
                                          

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