mercoledì 29 luglio 2015

L’ “Acne cosmetica” non esiste.

L’ “Acne cosmetica” non esiste.

L’ “Acne cosmetica” non esiste.

ACNE, una lunga storia di nomi e definizioni sbagliate o fuorvianti
Che definire l’acne fosse un problema lo si è capito varie centinaia di anni fa, quando per un errore di trascrizione di un testo del medico greco Aezio di Amida il termine ἁκμή , cioè “acme”, efflorescenza, è diventato acne con la n.
Poi a confondere le cose è arrivato anche Kligman, scienziato curioso e  geniale, uno dei grandi che hanno portato la dermatologia verso un approccio scientifico fondato sulle evidenze.
Una malattia così diffusa, con anche pesanti impatti sociali, di cui non si individuava una causa esatta, era una sfida.
Così cercando di individuare possibili meccanismi causali Kligman e altri hanno proposto un sequenza di acne indotte: Pomade acne, Acne detergicans, Acne cosmetica, Acne venenata ( che per qualche errore di trascrizione è diventata anche la quasicomica “venerata”), Acne meccanica, Acne aestivus  e non so quante altre.
Che confusione !! Così mentre si cominciano a definire più chiaramente i diversi contributi causali dell’acne (ereditarietà, disequilibri ormonali, processi infiammatori) varie eruzioni acneiformi, cioè simili all’acne, che hanno ben altre cause e sviluppi vengono definite con lo stesso nome ”acne”.
Da tempo il MeSH, il sistema di codifica che cerca di mettere ordine nelle librerie medicali e qualche limite alla sfrenata voglia dei ricercatori di dare un proprio nome a qualche nuova malattia o fenomeno inerente la salute, classifica l’acne (a chi piace il quasi-latino: “acne vulgaris”) tra le eruzioni acneiformi.
Come dire, ci sono tante eruzioni e reazioni della pelle simili all’acne ma solo una di queste è l’acne. Nel MeSH si distingue anche una “acne cheloide” associata alle follicoliti e la cloracne, l’intossicazione da diossine o idrocarburi alogenati.
Quindi l’acne cosmetica non esiste semplicemente perchè non è acne quello che vediamo quando la pelle reagisce ad un cosmetico.
La cosiddetta “acne cosmetica” è una eruzione acneiforme indotta dal contatto con cosmetici di soggetti che non soffrono di acne. Come tante eruzioni cutanee acneiformi, da quelle connesse con la sifilide o con l’allergia al nickel, non è stata trovata alcuna relazione diretta tra i suoi meccanismi causali e quelli dell’acne a parte l’eventuale interazione con processi infiammatori dell’infundibolo e annessi tipici dell’acne.
La affannosa ricerca di ingredienti cosmetici comedogenici o acneicogenici con quelle strampalate  liste di ingredienti buoni e cattivi che ancora circolano su internet è una delle pagine più vergognose della ricerca dermatologica e cosmetologica.
Centinaia e centinaia di test su animali, insensati o con un razionale traballante, condotti senza metodo scientifico e alcuni test sull’uomo più recenti, per arrivare a concludere che:

  • Non è dimostrato che un ingrediente comedogenico sia anche acneicogenico.
  • Non è dimostrato un cosmetico che contiene un ingrediente classificato come comedogenico sia a sua volta comedogenico.
  • Cosmetici con ingredienti classificati come comedogenici o acneicogenici possono migliorare l’acne.
Da quando si è compreso quanto fosse inconcludenti quelle ricerche il termine “acne cosmetica” è praticamente scomparso dalla letteratura scientifica.
Una ricerca su Pubmed fornisce solo 12 pubblicazioni, la maggioranza delle quali negli anni ’70-80 quando si cercava di trovare prove a supporto di questa ipotesi.
Al di là del nome corretto o fuorviante, che la si chiami “acne cosmetica” o eruzioni acneiformi indotte dai cosmetici, prima di buttare nella spazzatura ricerche e pubblicazioni  è comunque necessario porsi la domanda :
I cosmetici possono causare o aggravare l’acne?
Se la è posta nel 2008 un ricercatore olandese tra i più impegnati nel produrre libri e ricerche sull’acne: AC.De Grot.
La sua conclusione :
“… l’acne cosmetica, si dimostra insufficientemente motivata clinicamente. Una relazione causale tra acne e prodotti cosmetici non è ben documentata. La validità di studi su animali e test di provocazione umana non è stata dimostrata.
Una seconda forma dove i prodotti cosmetici provocano follicolite ed irritazione comportando un peggioramento dell’acne è sufficientemente dimostrata a livello clinico o sperimentale.”

Esiste ed è evidente una possibile relazione causale tra alcuni cosmetici e le eruzioni acneiformi di alcuni soggetti ma  tutto va valutato alla luce della singola reazione di ciascun consumatore nei confronti di un prodotto finito, non di una singola sostanza chimica o ingrediente. Ad una simile conclusione era giunto anche l’ American Academy of Dermatology invitational symposium on comedogenicity del 1989.
Visto che chiamarla acne anziché eruzione acneiforme è più facile, sarà comunque difficile far sparire dal dizionario medico l’acne cosmetica e questo non sarebbe un grande problema se almeno il mito che i cosmetici causano o aggravano l’acne venisse sfatato o ridimensionato.
Come mito, la credenza che i cosmetici o i loro ingredienti, in modo generalizzato, possano causare o aggravare l’acne  è radicato quasi quanto quello del cioccolato che la farebbe venire o del sole che la farebbe andare via.
Una indagine sull’acne in età adulta evidenzia che quasi un 20% delle intervistate era convinta che l’acne fosse semplicemente un problema cosmetico.
Al contrario varie ricerche hanno evidenziato che l’utilizzo dei cosmetici può essere benefico.
Recentemente lo studio Acne cosmetica revisited: a case-control study shows a dose-dependent inverse association between overall cosmetic use and post-adolescent acne riscontra ex-post che l’utilizzo dei cosmetici non è associato all’acne .
Lo stesso Kligman 10 anni dopo il simposio dell’AAD e dopo qualche centinaio di orecchie di coniglio propose di rivedere il concetto di acne cosmetica, verificando che cosmetici basati sul petrolato, uno degli ingredienti più colpevolizzati, non solo non erano comedogenici, ma portavano addirittura benefici su pelli acneiche.
Petrolalum is not comedogenic in rabbits or humans: A critical reappraisal of the rabbit ear assay and the concept of “acne cosmetica” , ALBERT M. KLIGMAN
La forma cosmetica più colpevolizzata in caso di acne è il make-up. Da una parte si vorrebbero coprire o mascherare i segni dell’acne, dall’altra circola la convinzione che il make-up la aggravi. In effetti le reazioni acneiformi al makeup sono più frequenti di quanto appaia.
Ricordo un episodio, vari anni fa, dove durante il concorso di Miss Italia ci furono moltissime reazioni al trucco, dovute probabilmente alla interazione tra make-up, sudore, stress e luci di scena. Gli stessi prodotti in migliaia di pezzi sul mercato non avevano dato reazioni.
Anche sul make-up e sull’utilizzo di cosmetici skin care varie ricerche hanno evidenziato molti potenziali benefici su pelli acneiche.
La stessa comedogenicità di polveri metalliche come quelle dei pigmenti del make-up o dei filtri solari metallici, pur avendo un certo razionale, una particella solida che si infila nell’alveo pilifero può comportarsi come un centro di nucleazione del comedone, non è dimostrata.
Il cosmetico più che come causa dell’acne può essere visto come potenziale aiuto nel suo trattamento.
Make-up improves the quality of life of acne patients without aggravating acne eruptions during treatments
The role of cosmetics in postadolescent acne.
I meccanismi per cui un cosmetico può indurre eruzioni acneiformi o aggravare i segni dell’acne sono complessi.
Tra l’altro alcune manifestazioni di eruzioni acneiformi indotte sono antitetiche con il quadro dell’acne, normalmente caratterizzata da ipercheratosi dell’infundibolo, seborrea ed iperplasia delle ghiandole sebacee.
Alcune reazioni acneiformi indotte sono dovute a risposte infiammatorie locali o alla distruzione o accelerazione nella dissoluzione delle ghiandole sebacee senza che venga indotta alcuna iperplasia delle ghiandole sebacee.
Una eventuale azione proliferativa o antiproliferativa del cosmetico non ha conferme scientifiche di effetti sulla ipercheratosi dell’infundibolo nonostante siano provate eruzioni acneiformi conseguenti alla somministrazione di inibitori dell’Epidermal grow factor.
L’azione cosmetica sulla distribuzione di acidi grassi che attribuisce all’acido oleico ed all’acido stearico un effetto comedogenico ed agli acidi polinsaturi un effetto antiproliferativo ed anti-infiammatorio è supportata solo dalla aneddotica.
Concludendo, al di là del titolo provocatorio:
Ipercheratosi, seborrea, iperplasia delle ghiandole sebacee e processi infiammatori del infundibolo pilosebaceo collegati alle eruzioni acneiformi sono regolati da equilibri complessi.
Non c’è alcuna evidenza sul fatto che i cosmetici possano causare l’acne, ma sono possibili eruzioni acneiformi in individui non acneici a seguito della applicazione di alcuni cosmetici.
I possibili nessi causali tra cosmetico e eruzioni acneiformi si riconducono per lo più a reazioni infiammatorie del follicolo pilosebaceo o a reazioni allergiche.
Le reazioni cutanee indotte dai cosmetici possono aggravare i segni di un’acne pre-esistente.
Le eruzioni acneiformi indotte, sono simili a quelle dell’acne. Ma non sono propriamente acne.
Alcune eruzioni acneiformi indotte dal cosmetico possono avere come concausa l’esposizione ai raggi UV.
Vista la ambiguità del concetto di comedogenicità e quanto sia controversa la sua verifica scientifica, in un cosmetico a fronte di problematiche di questo genere mi rassicurerebbe di più il claim:”testato su pelli sensibili” del claim: “non comedogenico”.
Nella maggioranza dei casi è sufficiente che il cosmetico non induca irritazione o infiammazione per non indurre reazioni acneiformi o per non aggravare quelle presenti.

Alcune eruzioni acneiformi indotte dall’applicazione del cosmetico possono essere manifestazione di una reazione allergica e di queste la più diffusa è quella al nickel.
Rodolfo Baraldini
pubblicato 24 luglio 2015
L’acne è una malattia, le informazioni ed opinioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.
articoli correlati:
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C’è ancora tanto da scoprire sull’acne
Acne e Fumo.
Riferimenti:
1- The Role of Skin Care as an Integral Component in the Management of Acne Vulgaris: Part 1: The Importance of Cleanser and Moisturizer Ingredients, Design, and Product Selection
2-The Role of Skin Care as an Integral Component in the Management of Acne Vulgaris: Part 2: Tolerability and Performance of a Designated Skin Care Regimen Using a Foam Wash and Moisturizer SPF 30 in Patients with Acne Vulgaris Undergoing Active Treatment
3- Efficacy, Safety, and Subject Satisfaction of a Specified Skin Care Regimen to Cleanse, Medicate, Moisturize, and Protect the Skin of Patients Under Treatment for Acne Vulgaris
4-“Acne Cosmetica” Albert M. Kligman, MD, PhD; Otto H. Mills Jr., MA , Arch Dermatol. 1972
5- ”Acne Detergicans” Otto H. Mills Jr., MA; Albert M. Kligman, MD, PhD Arch Dermatol. 1975
6- A systematic review of the evidence for ‘myths and misconceptions’ in acne management: diet, face-washing and sunlight , Parker Magin, Dimity Pond  , Wayne Smith and Alan Watson
7- Cosmetologia dell’acne A Tedeschi, D Massimino, G Micali – simg.it .
8- “Comedogenicity in rabbit: some cosmetic ingredients/vehicles” Nguyen SH, Dang TP, Maibach HI, Cutan Ocul Toxicol. 2007.
9- Make-up improves the quality of life of acne patients without aggravating acne eruptions during treatments
10- “Pomade Acne ” ,  James E. Fulton, MD; Albert M. Kligman, MD Arch Dermatol. 1970.
11- “Acne mechanica.” , Mills OH, Jr, Kligman A., Arch Dermatol. 1975 Apr;111(4):481–483
12-Comedogenicity of sunscreens. Experimental observations in rabbits.. Mills OH Jr, Kligman AM. , Arch Dermatol. 1982 Jun.
13-Unwanted Effects of Cosmetics and Drugs Used in Dermatology, Edizione 282 Di Anton C. de Groot,Johan Pieter Nater,J. Willem Weyland
14- Petrolalum is not comedogenic in rabbits or humans: A critical reappraisal of the rabbit ear assay and the concept of “acne cosmetica”, ALBERT M. KLIGMAN
15-Acne venenata und Acne cosmetica
16-Not All Acne Is Acne Vulgaris
17-J Eur Acad Dermatol Venereol. “European evidence-based (S3) guidelines for the treatment of acne.” 2012 Feb;
18-WebMD:slideshow-acne-dictionary
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20-Seeing through the stratum corneum. Marks R.
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23-Comedogenicity testing of cosmetics. Zatulove A, Konnerth NA.
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25-Lack of comedogenicity of tretinoin creams. Thorne EG, Shea LM, Mezick JA.
26-Cosmetic acne and a test of comedogenicity.  Valentino A, Fimiani M, Baiocchi R, Bilenchi R, Perotti R, Castelli A, Mancianti ML, Raffaelli M.
27-Rabbit ear and comedogenicity.
28-Comedogenicity of cosmetics. Levy SB.
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30-Enhanced comedo formation in rabbit ear skin by squalene and oleic acid peroxides. Motoyoshi K.
31-Kunnen cosmetische producten acne veroorzaken of verergeren?Anton de Groot, Johan Toonstra, Eric van Rijswijk32-A reexamination of the potential comedogenicity of sulfur. Strauss JS, Goldman PH, Nacht S, Gans EH.
32-Understanding the Burden of Adult Female Acne,Emil A. Tanghetti me al.,J Clin Aesthet Dermatol. 2014 Feb.
33-Enhancement of comedogenic substances by ultraviolet radiation. Mills OH, Porte M, Kligman AM.
34-Comedogenicity of human sebum. Kligman AM, Wheatley VR, Mills OH
35-A systematic review of the evidence for ‘myths and misconceptions’ in acne management: diet, face-washing and sunlight, Parker Magin, Dimity Pond , Wayne Smith, Alan Watson
36-Lipid Mediators in Acne, Monica Ottaviani, Emanuela Camera, Mauro Picardo
37-Acne vulgaris. Role of cosmeticsKorting HC, Borelli C, Schöllmann C.
38- Acne cosmetica revisited: a case-control study shows a dose-dependent inverse association between overall cosmetic use and post-adolescent acne 
39- The role of cosmetics in postadolescent acne.

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