martedì 15 settembre 2015

LA BUFALA : resveratrolo

LA BUFALA : resveratrolo

LA BUFALA : resveratrolo 


Si tratta di una vera e propria frode scientifica, con fototaroccate con photoshop delle immagini microscopiche dei test cellulari pubblicate su prestigiose riviste scientifiche, che incoronano l’ennesimo  premio  igNobel alla pseudoscienza.
In realtà tutto è partito da una delle più diffuse bufale pseudo-scientifiche degli ultimi anni.
Il cosidetto Paradosso francese
Nonostante la mancanza di significatività dei dati e l’assenza di metodo scientifico nella ricerca, con un fantasioso slancio della fantasia si è voluto dimostrare che resveratrolo e polifenoli del vino rosso erano molecole quasi miracolose, con effetti tipo: antinfiammatorio, cardioprotettore, antitumorale, fino ad un generico anti-apoptotico ( in sostanza in grado di ritardare la morte cellulare ) elisir di lunga vita.
Ancora oggi , nonostante sia stata smascherata l’inconsistenza di molte di queste conclusioni, è generalizzata la convinzione che uno o due bicchieri di vino rosso ( così come i succhi di frutta rossa ) facciano “genericamente” bene alla salute.
Per quanto riguarda i benefici cardiovascolari del resveratrolo la bufala si è poi rivelata solo dopo una lunga indagine che ne ha mostrato aspetti grotteschi e truffaldini.
Eppure il sospetto che una molecola , che in realtà si trova nel vino rosso solo in minime quantità , non potesse essere il portatore così tanti benefici era  ragionevole.
Nel 2009 una segnalazione anonima invita a osservare con attenzione gli studi pubblicati da Dipak Das,
http://en.wikipedia.org/wiki/Dipak_K._Das , fino a quel momento osannato capo della ricerca cardiovascolare , detentore di numerosi brevetti e in affari con alcune aziende per la commercializzazione dei principi attivi del vino rosso. Il suo ateneo coinvolge l’agenzia federale Office of Research Integrity e affida a un analista interno, Kent Morest, lo studio della vicenda.
All’inizio del 2012 i risultati dell’inchiesta raccolti in un rapporto lungo addirittura 60.000 pagine risultano clamorosi. Nei lavori pubblicati da Das si rilevano almeno 145 frodi grossolane, consistenti per lo più nel taroccamento di foto di gel utilizzati per seguire le proteine nei campioni biologici e in altri fantasiosi inganni.
Nel rapporto si possono vedere degli esempi delle modifiche fatte alle immagini dei paper. Quasi un tutorial di Photoshop, il programma tarocca foto di cui abbiamo parlato qui , in cui si vedono parti che appaiono e scompaiono, mentre altre ancora vengono replicate vittime del copia-incolla feroce. 145 immagini in cui sono state rilevate inequivocabili manipolazioni, e 10 casi dubbi (solo 36 immagini sembrano essere originali e non manipolate). Nei western blot (esperimenti che vengono fatti per rilevare la presenza di una specifica proteina in un campione biologico) pubblicati si vedono le bande di alcune proteine copiate da altri esperimenti e altre ancora che si ripetono perfettamente identiche in diversi campioni. Questo può accadere solamente se si manipolano le immagini. Infatti, anche se due campioni sono perfettamente identici e la stessa proteina è presente in entrambi, l’immagine del western blot che si ottiene non sarà mai sovrapponibile: potremo dire che i livelli di proteina sono gli stessi, ma sulle lastre, le bande corrispondenti saranno uniche ed eventuali frodi sono riconoscibili con analisi adeguate delle immagini.
Immediata la reazione dell’ateneo: il portavoce ha annunciato che saranno restituiti 890.000 dollari asseganti al signor Das come sovvenzione per studi sul resveratrolo dal National Heart, Lung and Blood Institute dei National Institutes of Health, e che le pratiche per il licenziamento del ricercatore sono già state avviate.
L’università ha preso contatti con 11 riviste scientifiche (tra le quali il fin qui autorevole Journal of Agriculture and Food Chemistry e Antioxidants & Redox Signalling, della cui commissione scientifica Das era membro) che in passato hanno pubblicato gli studi di Das, invitandole a pubblicare smentite e scuse.
“An extensive research misconduct investigation has led the University of Connecticut Health Center to send letters of notification to 11 scientific journals that had published studies conducted by a member of its faculty. Dipak K. Das, Ph.D., a professor in the Department of Surgery and director of the Cardiovascular Research Center, was at the center of a far-reaching, three-year investigation process that examined more than seven years of activity in Das’s lab.”
Per quanto riguarda il resveratrolo è opportuno ricordare che gli interessi commerciali sono enormi. Nel 2008 la GlaxoSmithKline ha sborsato 720 milioni di dollari per acquisire Sirtris, una piccola company biotech che lavorava sul resveratrolo, salvo poi abbandonare gli studi a causa dei risultati poco entusiasmanti. Un’altra azienda americana di Las Vegas, la Longevinex, dopo avere apertamente sostenuto la bontà dei risultati ottenuti da Dipak Das, lo ha invitato in trasmissioni televisive dove il resveratrolo veniva presentato come l’aspirina del terzo millennio. Ci sono poi altre aziende che hanno stabilito partnership commerciali con vari centri di ricerca in previsione di un successo commerciale dato per scontato. A coronare il tutto, nel 2011 Dipak Das è stato insignito di un prestigioso premio da parte dell’International Association of Cardiologists.
Come sempre il marketing cosmetico si è appropriato dei presunti effetti salvifici del resveratrolo e del vino rosso ed in men che non si dica sono nate linee cosmetiche che ne vantavano la presenza come ingredienti TOTEM.
A fronte della colossale bufala salutistica sul resveratrolo e sugli estratti che lo contengono ( polygonum cuspidatum ) alcuni si sono inventati anche una efficacia anticaduta-anticalvizie.
Una volta rimossi i claims miracolistici o improbabili , per mere finalità cosmetiche il resveratrolo e ingredienti simili mantengono un notevole valore funzionale: come antiossidanti, come inibitori della tirosinasi ecc…
Però una volta finiti i vantaggi marketing dell’ingrediente emozionale ( la molecola elisir di lunga vita ) diventano solo una delle tante molecole con simili effetti.
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Investigation Finds That Health Researcher Fabricated Data – Percolator – The Chronicle of Higher Education
Resveratrol fraud case update_ Dipak Das loses editor’s chair, lawyer issues statement refuting all charges « Retraction Watch



Rodolfo Baraldini

pubblicato 1 luglio 2012

parte di questo articolo è tratta da quanto pubblicato da Agnese Codignola su (ilfattoalimentare.it)




 
 

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