lunedì 29 settembre 2014

Fillerina di LABO: sanzione AGCM di 150000€

 
Fillerina di LABO: sanzione AGCM di 150000€      
La pubblicità e comunicazione commerciale di LABO si è già dovuta confrontare con l’Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati, AGCM.
Non capisco quanto paghi una strategia commerciale così “aggressiva”.
Nonostante la grande visibilità delle molte  campagne pubblicitarie, il marchio LABO non è tra i primi come vendite nel canale farmacia. La sanzione AGCM di 150.000 € non è altissima per società leader di questo canale, ma per chi ha un fatturato annuo di “solo” 2,5 milioni di € rappresenta più del 6% del fatturato. In molte società più degli utili annui.
I passati provvedimenti dell’AGCM e del Ministero della Sanità contro LABO, per il prodotto CRESCINA probabilmente non hanno influenzato i consumatori che normalmente non sanno o non ricordano, anche se una certa diffidenza è in aumento.
Qualche effetto dovrebbero averlo prodotto sul canale. Il farmacista, anche se alcune farmacie si stanno trasformando in super-market, è un testimonial qualificato a cui in genere non piacciono marche coinvolte da scandali o provvedimenti sanzionatori.
Avevo notato la campagna pubblicitaria, la foto dell’erogatore a siringa ed i coupon sui giornali che offrivano un campione gratuito in alcune farmacie.
Visto che non era passato molto tempo dai provvedimenti del Ministero della Salute e dell’AGCM per Crescina mi era sembrata comunque “aggressiva” e discutibile.
Presumo che, dopo le sanzioni per CRESCINA, abbiano considerato il rischio di essere sanzionati per claim un-substantiation , cioè per aver vantato effetti ed efficacia non dimostrata, inoltre aver avuto precedenti sanzioni da AGCM comporta che eventuali nuove contestazioni considerino la reiterazione di pratiche commerciali scorrette.
http://www.fillerina.it/
Nella pagina sui giornali e nel sito web avevo notato una maggiore cautela nella comunicazione, rispetto a campagne LABO del passato, anche se non mancavano argomentazioni discutibili.
Il provvedimento AGCM si focalizza sul fatto che ”i vanti prestazionali delle referenze vengono declinati secondo una modalità comparativa – con un trattamento di medicina estetica – che appare priva di fondamento scientifico per via della completa disomogeneità dei termini di raffronto” e
DELIBERA
a) che la pratica commerciale descritta al punto II del presente provvedimento, posta in essere dalla società Labo International S.r.l., costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta ai sensi degli artt. 20, comma 2, e 21, comma 1, lettere a) e b), del Codice del Consumo, e ne vieta la diffusione o continuazione;
b) di irrogare alla società Labo International S.r.l., con riguardo alla pratica commerciale scorretta di cui alla precedente lettera a), una sanzione amministrativa pecuniaria di 150.000 € (centocinquantamila euro).
Penso che tutta la comunicazione commerciale nel cosmetico che vanterebbe una azione filler vada contro le indicazioni della AGCM sul fatto che le espressioni impiegate nella comunicazione dei prodotti cosmetici non devono alludere a risultati, in termine di azione del prodotto, ottenibili attraverso trattamenti di medicina estetica ma solo presentare le possibili proprietà cosmetiche, nei casi di specie antirughe e volumizzanti.
Questo vale per tutte le marche cosmetiche non solo per LABO, ma nel prodotto FILLERINA c’è in più il “giochino” della siringa, dove i markettari che l’hanno pensata non possono certo dire che non volevano evocare o confrontarsi con i trattamenti medicali.
Al solito la lettura completa del provvedimento è illuminante non solo per le conclusioni tratte, ma per quel corollario di argomentazioni, test e verifiche che l’azienda ha dovuto presentare a difesa.
Provvedimento AGCM contro LABO per Fillerina

Rodolfo Baraldini

pubblicato 20 settembre 2014

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