venerdì 3 ottobre 2014

L’Ignoranza è Facoltativa

↑↑ L’Ignoranza è Facoltativa

L’Ignoranza è Facoltativa


Internet è piena di informazioni, ma anche di cattiva informazione. Purtroppo la diffusione virale di vere e proprie bufale cosmetiche si autoalimenta continuamente, anche perchè, per quanto infondate, informazioni tipo “se trovi nel cosmetico imidazolinil urea , buttalo immediatamente è cancerogeno” attirano l’attenzione e vanno a toccare corde sensibili. In realtà per i consumatori o semplicemente per chi è interessato non sarebbe difficile fare “pulizia” e verificare la fondatezza di queste informazioni e di chi le diffonde.
Molto del lavoro che facciamo su No-Nonsense Cosmethic è finalizzato a svelare quanto siano ingannevoli e fuorvianti queste informazioni.
Qui di seguito una lista “commentata” dei migliori e più affidabili database e siti di informazione sul cosmetico e argomenti correlati che chiunque oggi può consultare su internet.
La pagina verrà aggiornata con nuovi link utili.

I siti ufficiali dell'Unione Europea

Con una trasparenza, efficienza e funzionalità decisamente insolita per noi italiani , la comunità europea ha messo in rete tutte le informazioni relative al cosmetico inerenti le attività delle commissioni o dei comitati scientifici.
Il COSING , COSmetic INGredient, un ottimo database dove sono reperibili tutti gli ingredienti e le sostanze , con relative norme ed opinioni scientifiche all’interno del sito si trovano anche:

CIR, Cosmetic Ingredient Review

CIR Per molti anni la massima, se non unica, autorità che esprimeva opinioni sulla sicurezza ed utilizzo degli ingredienti cosmetici. Ha sempre operato in un contesto normativo USA, con un approccio molto liberal, che per anni ha sostanzialmente ratificato l’operato dell’industria cosmetica. E’ del CIR la classificazione “Safe as used” ( trad: Sicuro come è utilizzato ) attribuita agli ingredienti cosmetici che venivano rivisti e rivalutati. Nelle vecchie classificazioni e valutazioni del CIR si potevano trovare veri e propri nonsense e assurdità , che sono state progressivamente “riviste” quando commissioni e comitati europei hanno cominciato a produrre un enorme lavoro normativo e scientifico sul cosmetico e i suoi ingredienti. Oggi, con la “concorrenza” di altri enti governativi preposti alla valutazione della sicurezza degli ingredienti cosmetici e con un forte movimento di opinione che vorrebbe introdurre in USA norme che regolino la sicurezza del cosmetico “analoghe” a quelle europee, il CIR ha intensificato le sue attività , pubblicando dei “safety assessment” molto più rigorosi e severi. I vecchi “safe as used” assurdi sono stati rivisti adeguandoli o avvicinandoli alle restrizioni europee.

IFRA, associazione internazionale dei produttori di fragranze e profumi

IFRA In realtà non interagisce solo con il cosmetico ma in ogni settore merceologico dove si utilizzano fragranze e profumi. Opera con grande trasparenza e fornisce una lista di ingredienti delle fragranza con i loro limiti di utilizzo sicuro. Questi limiti sono calcolati con una procedura di QRA “Quantitative Risk Assessment” non accettata in toto dal Comitato Scientifico Europeo ma comunque significativa. L’IFRA , come il CIR, è una emanazione delle industrie, ma si è data una grande smossa da quando comitati e commissione europee hanno cominciato a pronunciarsi e normare sulla sicurezza dei profumi e dei loro ingredienti. Epocale la controversia scientifica nata con l’obbligo europeo di dichiarare nel cosmetico la presenza di potenziali allergeni.

SKIN DEEP, il database dell'EWG per un cosmetico sicuro

SKIN DEEP. Splendido database con prodotti ed ingredienti cosmetici. L’EWG, Enviromental Working Group, è un gruppo d’opinione che svolge attività di informazioni e lobby in USA su tematiche “ambientaliste”.A queste attività, tipicamente VERDI, si è associata una campagna per la sicurezza del cosmetico in USA, che ha avuto come tema conduttore : perchè in USA non ci sono le norme a tutela de consumatore del cosmetico come in Europa? La campagna e le attività di lobby hanno prodotto una legge per il cosmetico sicuro, il ” safe cosmetic act” , in California ed una proposta di legge federale che attribuendo nuovi poteri alla FDA, al CIR ed ad altri enti, avvicinerebbe la normativa USA a quella Europea ( che peraltro , essendo la più avanzata, è stata già “fotocopiata” da decine di altri paesi o aree economiche). La campagna per un cosmetico sicuro in USA si scaglia contro oggettive arretratezze ed incongruenze normative, ma risente anche di alcune paradossali istanze tipicamente americane. Nei loro siti internet sono passati proclami tipo: ” se non riesci a pronunciare il nome di un ingrediente cosmetico significa che non è sicuro ” che sfiorano il ridicolo. Al database degli ingredienti cosmetici di SKIN DEEP ci siamo chiaramente ispirati per redigere il database di No-Nonsense Cosmethic, con importanti differenze nelle procedure di valutazione

SITI WEB di Informazione delle associazioni dei produttori

Per contrastare le campagne di opinione di siti come SKIN DEEP ma anche per rendere fruibili al consumatori informazioni più dettagliate sui cosmetici e sui loro ingredienti è nato il sito Cosmetics-info sponsorizzato dai produttori USA. Il sito fornisce ovviamente informazioni di parte, ma accurate e difficilmente confutabili. L’obiettivo sembra quasi sempre quello di rassicurare il consumatore e su tematiche su cui sono in corso controversie scientifiche la tendenza è quella di evidenziare le posizioni meno allarmistiche. Per certi versi analogo il sito curato dall’UNIPRO associazione delle industrie cosmetiche italiane : ABCcosmetico che ha in più una bella rassegna delle più recenti pubblicazioni scientifiche sul cosmetico.

Database chimici e Tossicologici

Una volta chiarito che la nomenclatura INCI disponibile sul cosmetico non identifica in modo univoco e completo un ingrediente , la sua concentrazione, la sua purezza e conseguentemente la sua sicurezza, è possibile rintracciare su internet interi e completi dossier scientifici.
European chemical Substances Information System
Toxicology data network
T3DB : uno dei tanti database tossicologici
Database test assorbimento percutaneo

Database Allergologici

Per tutte queste ricerche c’è sempre la splendida National Library of Medicine (USA) che rende disponibili online su PUBMED tutte le ricerche e pubblicazioni . E’ sufficiente una ricerca mirata su Contact Dermatitis o Allergic Contact Dermatitis per trovare centinaia di pubblicazioni. In questo caso però si possono anche trovare pubblicazioni su singoli casi di risposta allergica o irritativa ad una sostanza cosmetica che segnalano come questo pericolo esista ma non danno indicazioni sul rischio. PUBMED
Andando più sul tecnico è possibile reperire una nomenclatura sistematica degli allergeni Allergen
Una lista semplificata delle sostanze che provocano Dermatite da contatto Contactallergy
Anche il nostro Ministero della salute ha pubblicato un database delle sostanze sensibilizzanti:
http://www.iss.it/bdse/index.php?lang=1

Database Sostanze chimiche a rischio ambientale

In tutto il mondo il rischio chimico per l’ambiente è attentamente monitorato. L’ecologia è scienza complessa dove la valutazione dei rischio chimico richiede un mole incredibile di informazioni e dati.
Visto che il Ministero dell’Ambiente ha messo in rete un ottimo database ecotossicologico consultabile da tutti , la sua consultazione mi sembrerebbe il primo passo da fare per chi si vuole informare :
http://www.dsa.minambiente.it/Sitodesc/
Le sostanze in questo database sono relativamente poche, infatti come è giusto sono state inserite solo quelle che primeggiano per rischio e volumi ( è la dose che fa il veleno ) .
Ma se si vuole trovare informazioni relative alla pericolosità ambientale di qualunque sostanza chimica, queste dovrebbero essere reperibili in qualunque scheda di sicurezza ( MSDS ) ben redatta.
Senza contare che L’Enviromental Fate and Pathway, come le Ecotoxicological Information sono disponibili nel database dell’Agenzia Chimica Europea , ECHA, http://www.echa.europa.eu/

Database Sostanze Cancerogene

Uno dei più comuni allarmismi immotivati che circolano è collegato con la presunta cancerogenicità di alcuni ingredienti cosmetici.
A parte quanto specificato dal regolamento cosmetico sulle restrizioni nell’utilizzo di sostanze classificate come CRM la classificvazione di una sostanza come cancerogena sottosta a precise regole.
Il ministero della salute ha reso disponibile un Database facilmente consultabile dove verificare come ed in che termini una sostanza viene considerata “cancerogena”.
http://www.iss.it/site/BancaDatiCancerogeni/
Rodolfo Baraldini
pubblicato 20 settembre 2012
aggiornamento: luglio 2014

 


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