LA BUFALA DELLA TIROSINA COME ACCELERATORE DELLA ABBRONZATURA
MA QUANTO SI ABBRONZA UN MALATO DI PARKINSON ?
Storia vecchia, vecchissima, ma incredibilmente ancora attuale .
Dei cosidetti acceleratori d’abbronzatura a base di tirosina, è 30 anni che se ne parla ma siamo ancora in attesa di qualcuno che produca una minima ricerca scientifica sulla loro efficacia.
Ricerca scientifica indipendente, con tutti i crismi di validazione, falsificazione-doppio cieco ecc.. perchè di ricerche pro-domo-sua fornite dai vari produttori di materie prime cosmetiche non ne mancano.
Resta il fatto però, che in ogni caso, la FDA ha stroncato la bufala cosmetica già dal lontano 1992 dichiarando :
“… The other kind of suntan accelerator contains tyrosine, alone or in combination with other amino acids, as the “active” principle. Tyrosine is the starting compound of the melanin synthesis in the skin. Its use is based on the assumption that it penetrates the skin, increases tyrosine content of the melanocytes, and thus enhances melanin formation. The effect has not been documented in scientific literature. In fact, an animal study reported a few years ago demonstrated that ingestion or topical application of tyrosine has no effect on melanogensis. The Agency has recently concluded that “suntan accelerators” are unapproved new drugs within the meaning of Section 201(p) of the FD&C Act, and has issued warning letters to several major manufacturers of these products….”
Questa posizione è stata confermata in anni più recenti 2004 e 2006, fino alle ulteriori ultime conferme del 2010 -2011, nonostante le ricerche prodotte dai fornitori di materie prime cosmetiche .
In America dove il solare è considerato un farmaco più che un cosmetico e dove l’opinione della American Cancer Society conta pesantemente
(…” Tanning accelerators, such as those formulated with the amino acid tyrosine or tyrosine derivatives, are ineffective and also may be dangerous. Marketers promote these products as substances that stimulate the body’s own tanning process, although evidence suggests they don’t work. FDA considers them unapproved new drugs that have not been proven safe and effective….”) l’effetto della “bufala” è stato in certi casi il ritiro dal mercato di questi prodotti acceleratori con il claim :
“contiene tyrosina” .
Non sono poi mancati ricercatori un po’ pignoli , che hanno realizzato test in vivo su prodotti acceleratori della abbronzatura basati sulla tyrosina di marche primarie ( Coppertone, Estee Lauder). L’esito fu sempre non molto incoraggiante, come risulta in questo abstract:
Efficacy of tan accelerators:Christine Jaworsky, M.D., John Louis Ratz, M.D., Jacob W.E. Dijkstra, M.D. From the Department of Dermatology, The Cleveland Clinic Foundation, Cleveland, OH
A newcomer in the cosmetic market, the tan accelerator, has stimulated much publicity in recent months. We studied the effects of two brands of this product, used according to package instructions, in eighteen healthy volunteers. Readings at 24, 72, 96 hours, and 1 week failed to show augmented tanning. Our study contradicts the companies’ claims of efficacy…
Nonostante tutto ciò nel mondo della cosmesi la tirosina ed i suoi esteri applicati topicamente hanno continuato ad essere presentati come efficaci acceleratori dell’abbronzatura.
Fino alla dichiarazione dell’autorevole cosmetologo, Proserpio :”.. Ammesso che la tirosina esogena giunga nei melanociti e da qui nei melanosomi (e partecipi quindi al processo di melanizzazione) questa via è oggi l’unica accettabile . Sotto questo profilo solo i cosmetici contenenti tirosina possono essere definiti “abbronzanti”.”
La vera ragione per cui nonostante i dubbi e le confutazioni , l’idea che l’applicazione topica della tirosina avesse un effetto accelerante sulla abbronzatura stava nella verosimiglianza della spiegazione scientifica.
Non la solita pseudoscienza, ma un dettagliato diagramma di flusso che descrive come dalla tirosina si formi l’L-dopa e da questa il dopaquinone ed infine la melanina.
Quindi tyrosina e L-dopa come substrato per la formazione della melanina, ma anche, come risulta da ricerche più recenti, come modulatori degli ormoni regolatori della melanogenesi.
Purtroppo l’unica ricerca che supporta l’ipotesi che una applicazione cutanea di tirosina o suoi esteri acceleri l’abbronzatura è una ricerca pro-domo-sua pubblicata su una rivista di cosmesi da un produttore di acceleranti per l’abbronzatura :
(W. Tur, A.G.Induchem, Tanning accelerators, Cosmet. Toilet. 105 ).
Per confutare l’esito della precedente ricerca (Agin PP, Wilson DK, Shorter GG, Sayre RM. Tyrosine does not enhance tanning in pigmented hairless mice. MEDLINE ) si rileva che il processo sarebbe dosedipendente pertanto i dosaggi di tirosina necessari per ottenere un aumento massimo del 35% dell’abbronzatura indotta da UV , sarebbero del 1% nel topo e del 0,4% nell’uomo. Già questi dosaggi e risultati , per quanto frutto di una ricerca non disinteressata, non hanno riscontro in alcuni dei prodotti sanzionati recentemente per pubblicità ingannevole dalla AGCM.
( PUBBLICITA’ INGANNEVOLE : provvedimenti AGCM contro cosmetici acceleratori della abbronzatura ).
Comunque la attuale tendenza dei formulatori cosmetici è di non puntare solo sulla tirosina, o suoi esteri, come ingrediente per indurre una accelerazione della abbronzatura.
Paradossalmente da tempo sono note sostanze che per varie vie, più o meno sicure, applicate topicamente stimolano e accelerano l’abbronzatura, ma il mito della tirosina sembra indistruttibile.
Rodolfo Baraldini
pubblicato 18 maggio 2014
Storia vecchia, vecchissima, ma incredibilmente ancora attuale .
Dei cosidetti acceleratori d’abbronzatura a base di tirosina, è 30 anni che se ne parla ma siamo ancora in attesa di qualcuno che produca una minima ricerca scientifica sulla loro efficacia.
Ricerca scientifica indipendente, con tutti i crismi di validazione, falsificazione-doppio cieco ecc.. perchè di ricerche pro-domo-sua fornite dai vari produttori di materie prime cosmetiche non ne mancano.
Resta il fatto però, che in ogni caso, la FDA ha stroncato la bufala cosmetica già dal lontano 1992 dichiarando :
“… The other kind of suntan accelerator contains tyrosine, alone or in combination with other amino acids, as the “active” principle. Tyrosine is the starting compound of the melanin synthesis in the skin. Its use is based on the assumption that it penetrates the skin, increases tyrosine content of the melanocytes, and thus enhances melanin formation. The effect has not been documented in scientific literature. In fact, an animal study reported a few years ago demonstrated that ingestion or topical application of tyrosine has no effect on melanogensis. The Agency has recently concluded that “suntan accelerators” are unapproved new drugs within the meaning of Section 201(p) of the FD&C Act, and has issued warning letters to several major manufacturers of these products….”
Questa posizione è stata confermata in anni più recenti 2004 e 2006, fino alle ulteriori ultime conferme del 2010 -2011, nonostante le ricerche prodotte dai fornitori di materie prime cosmetiche .
In America dove il solare è considerato un farmaco più che un cosmetico e dove l’opinione della American Cancer Society conta pesantemente
(…” Tanning accelerators, such as those formulated with the amino acid tyrosine or tyrosine derivatives, are ineffective and also may be dangerous. Marketers promote these products as substances that stimulate the body’s own tanning process, although evidence suggests they don’t work. FDA considers them unapproved new drugs that have not been proven safe and effective….”) l’effetto della “bufala” è stato in certi casi il ritiro dal mercato di questi prodotti acceleratori con il claim :
“contiene tyrosina” .
Non sono poi mancati ricercatori un po’ pignoli , che hanno realizzato test in vivo su prodotti acceleratori della abbronzatura basati sulla tyrosina di marche primarie ( Coppertone, Estee Lauder). L’esito fu sempre non molto incoraggiante, come risulta in questo abstract:
Efficacy of tan accelerators:Christine Jaworsky, M.D., John Louis Ratz, M.D., Jacob W.E. Dijkstra, M.D. From the Department of Dermatology, The Cleveland Clinic Foundation, Cleveland, OH
A newcomer in the cosmetic market, the tan accelerator, has stimulated much publicity in recent months. We studied the effects of two brands of this product, used according to package instructions, in eighteen healthy volunteers. Readings at 24, 72, 96 hours, and 1 week failed to show augmented tanning. Our study contradicts the companies’ claims of efficacy…
Nonostante tutto ciò nel mondo della cosmesi la tirosina ed i suoi esteri applicati topicamente hanno continuato ad essere presentati come efficaci acceleratori dell’abbronzatura.
Fino alla dichiarazione dell’autorevole cosmetologo, Proserpio :”.. Ammesso che la tirosina esogena giunga nei melanociti e da qui nei melanosomi (e partecipi quindi al processo di melanizzazione) questa via è oggi l’unica accettabile . Sotto questo profilo solo i cosmetici contenenti tirosina possono essere definiti “abbronzanti”.”
La vera ragione per cui nonostante i dubbi e le confutazioni , l’idea che l’applicazione topica della tirosina avesse un effetto accelerante sulla abbronzatura stava nella verosimiglianza della spiegazione scientifica.
Non la solita pseudoscienza, ma un dettagliato diagramma di flusso che descrive come dalla tirosina si formi l’L-dopa e da questa il dopaquinone ed infine la melanina.
Quindi tyrosina e L-dopa come substrato per la formazione della melanina, ma anche, come risulta da ricerche più recenti, come modulatori degli ormoni regolatori della melanogenesi.
Purtroppo l’unica ricerca che supporta l’ipotesi che una applicazione cutanea di tirosina o suoi esteri acceleri l’abbronzatura è una ricerca pro-domo-sua pubblicata su una rivista di cosmesi da un produttore di acceleranti per l’abbronzatura :
(W. Tur, A.G.Induchem, Tanning accelerators, Cosmet. Toilet. 105 ).
Per confutare l’esito della precedente ricerca (Agin PP, Wilson DK, Shorter GG, Sayre RM. Tyrosine does not enhance tanning in pigmented hairless mice. MEDLINE ) si rileva che il processo sarebbe dosedipendente pertanto i dosaggi di tirosina necessari per ottenere un aumento massimo del 35% dell’abbronzatura indotta da UV , sarebbero del 1% nel topo e del 0,4% nell’uomo. Già questi dosaggi e risultati , per quanto frutto di una ricerca non disinteressata, non hanno riscontro in alcuni dei prodotti sanzionati recentemente per pubblicità ingannevole dalla AGCM.
( PUBBLICITA’ INGANNEVOLE : provvedimenti AGCM contro cosmetici acceleratori della abbronzatura ).
Comunque la attuale tendenza dei formulatori cosmetici è di non puntare solo sulla tirosina, o suoi esteri, come ingrediente per indurre una accelerazione della abbronzatura.
Paradossalmente da tempo sono note sostanze che per varie vie, più o meno sicure, applicate topicamente stimolano e accelerano l’abbronzatura, ma il mito della tirosina sembra indistruttibile.
Rodolfo Baraldini
pubblicato 18 maggio 2014
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