Pelli mature: come trattarle ?
Come trattare le pelli mature? Bella domanda! che cosmetici e trattamenti sono preferibili per pelli veramente mature? Ma possiamo definire chiaramente cosa è una “pelle matura”? | - Prevenire è meglio che curare - Cosa comporta l’invecchiamento cutaneo - Trattare pelli mature - Idratare - Esfoliare - Sforacchiare - Conclusione |
La freccia del tempo non si può invertire. C’è qualche markettaro che evoca addirittura la quantistica, parolone ad effetto utilizzato senza alcun senso, per far credere che si può fermare o invertire l’invecchiamento. Tutte balle! Al massimo possiamo rallentarlo un po’.
Oltre al tempo, che comunque: passa, gioca contro anche il secondo principio della termodinamica; l’invecchiamento in biologia si può considerare un aumento dell’entropia.
L’invecchiamento cutaneo è un fenomeno ampiamente studiato. Mentre scrivevo mi sono andato a consultare 2 o 3 libri che ne parlano: libri con più di 1000 pagine. Sorprendente come una materia scientifica non strettamente medicale sia stata oggetto di così tante pubblicazioni scientifiche. Maliziosamente si può pensare che anche la ricerca scientifica rincorra il business e sotto al tema dell’invecchiamento cutaneo, scorre un fiume di denaro.
La domanda di contrastare l’invecchiamento è enorme ed alimenta un grande mercato di cosmetici e trattamenti cosiddetti anti-age.
L’invecchiamento cutaneo è un fenomeno progressivo, continuo, che comincia appena nati. Diventa un problema estetico, non per tutti, solo ad un certo punto della nostra vita. I canoni estetici per cui le rughe o le macchie cutanee o i capelli bianchi sono “brutti” o comunque inestetismi da correggere possono variare da persona a persona, da cultura a cultura. Chi prima, chi dopo, comunque c’è una età in cui i segni esteriori dell’invecchiamento diventano dominanti. Visto che non c’è un chiaro limite per definire che una pelle è diventata “matura” per intenderci parlerei dei segni di invecchiamento che normalmente vediamo in chi ha più di 60 anni, anche se molto spesso cominciano a manifestarsi anche 30 anni prima.
Prevenire è meglio che curare | ↑ |
Potendo preventivamente agire sulle cause dei segni di invecchiamento cutaneo si ottengono risultati impossibili cercando di rimediare quando ormai è troppo tardi.
Una componente importante dell’invecchiamento cutaneo è di fatto legata all’esposizione ai raggi ultravioletti ed alla disidratazione. Volendo trattare una pelle matura, c’è una grande differenza se la pelle è di chi per anni ha cercato di abbronzarsi crogiolandosi per ore sotto il sole o di chi per anni si è protetto dai raggi UV e curato cosmeticamente la pelle.
Fisiologia dell’invecchiamento cutaneo | ↑ |
Basti ricordare che ci sono 2 tipi di invecchiamento: quello intrinseco e quello esogeno. Entrambi portano ad un rallentamento della rigenerazione cellulare ed una riduzione dei lipidi cutanei.
L’invecchiamento esogeno, cioè indotto da fattori esterni, si riconduce in gran parte al fotoinvecchiamento, cioè ai cambiamenti fisiologici indotti dall’esposizione al sole ed ai raggi UV. Ma anche altri fattori come il fumare o l’inquinamento o la disidratazione possono accelerarlo.
Fisiologia dell’invecchiamento cutaneo | ||
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Invecchiamento intrinseco | Fotoinvecchiamento | |
Apparenza | Texture liscia con superficie regolare. Rughette fini. Qualche depressione cutanea. Pelle in eccesso. Leggera perdita di elasticità | Colorito giallastro e discromie. Rughe marcate e diffuse. Superficie coriacea. Importante perdita di elasticità. |
Epidermide | Sottile e vitale | Marcata acantosi, atipia cellulare, tumori |
Tessuti elastici | Aumentati ma nella norma | Importante aumento con masse amorfe elastotiche |
Collagene | Inspessito con fasci non orientati | Importante perdita di fasci e fibre |
Glucosaminoglicani | Leggera riduzione | Importante aumento |
Derma reticolare | Riduzione dei mastociti inattivi, riduzione dei fibroblasti, assenza di infiammazioni | Inspessimento, elastosi. Aumento dei fibroblasti, importante aumento dei mastociti iperattivi, infiltrati infiammatori. |
Derma papillare | Assenza di zone di Grenz | Elastosi solare con zone di Grenz |
Vascolarizzazione | Leggera riduzione | Importante riduzione, anormalità e teleangectasie |
Grassi sottocutanei | Aree ipotrofiche | - |
Peli | Incanutimento, assotigliamento, ipertricosi | Incanutimento |
Trattare pelli mature | ↑ |
L’obiettivo è ridurre numero e profondità delle rughe, schiarire le discromie, aumentare il turgore, resistenza ed elasticità dei tessuti cutanei.
Cresce l’offerta della cosiddetta “medicina estetica” che tra punturine, filler ed interventi più o meno invasivi tende a proporre un modello distorto della “bellezza non più giovane”.
Dietro alcuni disastri della medicina estetica credo non ci sia solo un problema di competenza clinica, i medici possono essere più o meno bravi, ma anche una oggettiva mancanza di buon gusto e arte. Ma d’altra parte, il guadagnare migliaia di euro all’ora facendo punturine è una bella tentazione e non ci si deve stupire se si incappa in professionisti con competenze e capacità discutibili.
Idratare | ↑ |
L’applicazione sistematica di creme idratanti con pH inferiore a 4,5 e con qualche agente depigmentante migliora sensibilmente l’aspetto di una pelle matura.
Esfoliare | ↑ |
Si può esfoliare molto o poco con tecniche diverse. La più radicale è il resurfacing con laser che rimuovono gli strati superficiali ma anche alcuni peeling chimici, il più studiato è con l’acido tricloroacetico, ottengono risultati notevoli. Sono trattamenti “forti”, dove per vari giorni, dopo, si deve proteggere la pelle “lesa”, almeno fino a quando non si è rigenerata o non si sono ridotti sanguinamenti o infiammazioni indotte. Riducendo la concentrazione degli acidi o con acidi meno aggressivi ( cioè con costante di dissociazione acida, pKa, più alta ) o con azioni meccaniche come quelle della dermoabrasione si possono eseguire peeling molto più superficiali e con molte meno reazioni. Nella cosmesi si privilegiano acidi come il glicolico, mandelico, salicilico, piruvico promossi spesso come i più efficaci. Ma qualche differenza nei risultati la fa più la concentrazione di acidi liberi ( quindi la pKa dell’acido e il pH della soluzione ) ed in parte le dimensioni e polarità della molecola. Escludendo prodotti cosmetici molto diluiti, sono tutti trattamenti che è meglio far fare ad un professionista in quanto sono necessarie precauzioni e protocolli d’uso ben precisi e si portano appresso un discreto corredo di possibili reazioni avverse.
Sforacchiare | ↑ |
Oggi abbiamo il needling. Un sistema che, con matrici di piccolissimi aghi, produce sulla pelle tantissimi forellini di cui è possibile calibrare diametro e profondità. Si possono applicare con rulli o, soluzione oggi più moderna e professionale, con apposite “penne perforanti”. È uno dei trattamenti che pur nella sua semplicità ed economia dà i risultati più visibili con meno reazioni avverse. Non mancano specifiche di impiego abbastanza rigide e controindicazioni varie per cui, pur essendo relativamente semplice, è meglio farlo fare da un professionista, anche se un gran numero di produttori cinesi ne sta promuovendo l’utilizzo domiciliare. Il costo al trading anche per serie medio piccole del rullino con aghetti è inferiore ai 3 €. Inoltre, sull’onda della elettroporazione, il needling comporta un importante aumento della permeabilità cutanea. Cosi dopo aver sforacchiato la pelle, applicando specifici prodotti topici si può avere una maggiore penetrazione dei loro attivi. Qui casca l’asino, visto che poi la gente ed alcuni professionisti applicano di tutto, pensando che prodotti concepiti per pelle integra possano funzionare o non dare problemi anche su pelle “sforacchiata”. L’efficacia, anche senza alcun prodotto topico applicato successivamente, è notevole. Come con l’esfoliazione, a seconda di quanto è “profondo”, lo sforacchiamento può indurre sanguinamenti e altre reazioni inquietanti. Nell’utilizzo domiciliare con aghi molto corti ( 0,5 mm max.) e sottili, risultati analoghi possono essere ottenuti anche con la frizione/abrasione fatta utilizzando le dita con un po’ di energia sulla ruga. I vari needling sul mercato non hanno però uno degli effetti significativi del laser fraxel: la visibile contrazione quasi immediata della pelle, probabilmente innescata dall’azione delle temperature sul collagene circostante i fori, azione che l’aghetto in metallo non esplica.
Questo comporta che anche, se lo sforacchiamento può indurre un immediato turgore sotto la ruga che ne riduce l’apparenza, questo è temporaneo.
Non c’è poi alcuna evidenza scientifica su una eventuale riduzione delle macchie cutanee, che al contrario come risposta post-infiammatoria possono crescere.
Conclusione | ↑ |
Più la pelle è matura più è utile un apporto di lipidi, oli, burri, cere, alcoli grassi.
Alcuni acidi grassi possono essere preferiti per l’azione proliferativa o antiproliferativa su specifici tessuti.
Più la pelle è matura più è utile un cosmetico con pH leggermente più acido della pelle, fino ad un possibile azione esfoliante.
Trattamenti più efficaci ed invasivi è preferibile che siano gestiti da professionisti.
Sono disponibili sistemi per l’esfoliazione o per lo sforacchiamento ad uso domiciliare, ma sono normalmente impostati per dare risultati limitati al fine di ridurre i rischi di reazioni avverse.
Rodolfo Baraldini
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