sabato 11 ottobre 2014

GUERRA BATTERIOLOGICA NEI PAESI BASSI

Che pH deve avere un detergente Intimo ?

Quelli sotto non sono quadri astratti ma diagrammi con pH e ceppi batterici rilevati nelle aree vaginali in presenza di vaginite batterica e non. L'ecosistema vaginale è stato molto studiato per comprendere cause ed effetti di vaginosi e vaginiti. Dovendo formulare un detergente intimo per un organo tendenzialmente autopulente si devono innanzitutto comprendere i complessi equilibri che si creano . La flora batterica che si concentra nella vagina interagisce con il sistema immunitario ed in condizioni normali partecipa attivamente alle difese contro attacchi patogeni. Dopo il menarca fino alla menopausa il pH è normalmente acidulo, <4,5 ma si porta a 6/7 durante le mestruazioni. Come nella pelle questa acidità è prodotta in parte dall'acido lattico prodotto nella degradazione delle cellule più superficiali . Ma nella flora vaginale si concentrano normalmente colonie di lactobacillus che a loro volta produco acido lattico per fermentazione dei saccaridi. L'alta concentrazione di glicogeno , modulata dagli ormoni, sembra essere la condizione ideale per la proliferazione di questi batteri. I lactobacillus sono decine e decine di tipi diversi, sono acidofili, nel senso che sopravvivono e possono crescere anche in ambienti acidi . Tra quelli più presenti nella flora vaginale alcuni lactobacillus oltre a crescere anche a pH 3,5 rilasciano oltre che acido lattico ed acidi grassi a catena corta, perossido di idrogeno. Un tessuto colonizzato in superficie da questo tipo di flora non permette facilmente ad altri batteri, funghi o muffe di attecchire. Inoltre alcune colonizzazioni batteriche consolidano le loro difese in un biofilm, cioè all'interno di una matrice di saccaridi, che non viene facilmente rimosso né da detergenti né da antimicrobici. Mentre il pH acidulo creato dall'acido lattico è sufficiente per inibire Streptococci, Estherichia .Coli , Gardnerella vaginalis ed altri potenziali patogeni, la Candida Albicans si sviluppa con grande difficoltà, ma sopravvive anche a pH=2. Per questo una terapia antibiotica che riduce la densità di lactobacillus in grado di produrre perossido di idrogeno poi può innescare una candidosi , anche se l'ambiente vaginale resta acido. Tutte le considerazioni che vengono fatte pensando di formulare un detergente intimo dovrebbero poi considerare che l'ecosistema della vagina è diverso da quello delle parti più esterne, la vulva . La distribuzione batterica sulle grandi labbra vede predominare batteri Coryneformi , Staphylococci e lontano dalle mestruazioni Gardnerella vaginalis che possono prevalere sui Lactobacillus. La miglior crescita di Lactobacillus acidophilus e la produzione di acido lattico avviene in realtà a pH superiori a 6 più o meno nel range di pH dove si ha la miglior crescita della Gardnerella vaginalis e della Candida. Quando le colonie di lactobacillus rappresentano più dell'80% della flora batterica vaginale , viene prodotto abbastanza acido lattico da portare il pH sotto a 4, inoltre alcuni lactobacillus liberano perossido di idrogeno e sviluppano un biofilm che impedisce l'adesione di batteri estranei. È questo l'ambiente che inibisce la maggoranza dei patogeni. Il temporaneo abbassamento del pH dovuto al risciacquo con detergenti aciduli non sposta gli equilibri tra le diverse colonizzazioni batteriche. Concludendo non esiste un valore di pH ottimale per tutti i detergenti intimi. In base alle diverse età (pre-menarca, riproduttiva, post-menopausa) al il pH ed alola popolazione batterica che colonizza i genitali femminili si realizzano ecosistemi sostanzialmente diversi.

pH e Odori Vaginali.

I secreto vaginale "sano" è sostanzialmente inodore. Può assumere odori sgradevoli, prima di marcio, dovuti alla cadaverina e putrefina , poi di pesce dovuti a ethyl aldeide , phenethyl aldeide, trimethyl aldeide ecc.. Cadaverina e putrefina sono dialdeidi prodotte dalla decarbossilazione, rimozione del gruppo acido carbossilico, della lisina e dell'arginina/ornitina. Sono normalmente prodotte nel processo di dissoluzione di tessuti. Caratterizzano i cattivi odori del cavo orale o vaginale. L'alito cattivo ne contiene in abbondanza. Le aldeidi biogeniche più volatili e con la nota pesce si possono sviluppare dalla cadaverina e putrefina in ambiente alcalino. Per questo oltre che una azione per ridurre la carica batterica un detergente tendenzialmente più acido può ridurre i cattivi odori vaginali sempre per questo, in particolari casi, sangue mestruale o sperma, entrambe con pH attorno a 7, possono far uscire cattivi odori.

pH e Prurito/Bruciore

Prurito e bruciori nell'area vulvovaginale possono essere indotti da molteplici fattori. Non potendo agire direttamente sulle cause agendo come rimedio terapeutico , il cosmetico può svolgere una azione lenitiva , attenuando i sintomi. Da tempo si ipotizza che alcuni tensioattivi soprattutto a pH superiore a 7 possano mostrare una blanda azione anti-prurito. Non so se centrino i canali calcio o i recettori nicotinici e vanilloyd, ma sembra proprio che a volte il semplice risciacquo con acqua saponata attenui alcune sensazioni di prurito. I dati scientifici sono controversi e gli studi su una presunta azione anestetica non hanno fornito risposte certe . L'industria cosmetica vanta una azione antiprurito del Laureth-7 e del laureth-9 non riconosciuta dal SCCS. http://ec.europa.eu/health/scientific_committees/consumer_safety/docs/sccs_o_076.pdf Il formulatore è già molto se riesce a formulare un detergente intimo che non scateni o accentui bruciore o prurito, per una eventuale azione lenitiva si può formulare con pH leggermente alcalino e con attivi lenitivi. Considerato il tempo di esposizione e le minime concentrazioni di attivi con dimostrato effetto lenitivo normalmente utilizzate, è difficile dimostrare scientificamente che un detergente con in etichetta questi attivi sia davvero più lenitivo di detergenti che non li contengono.

Probiotici

Oltre che come integratori delle terapie antibiotiche , l'utilizzo di probiotici basati su lactobacillus hanno dimostrato una qualche efficacia anche nella applicazione topica. Viste le difficoltà nel industrializzare e commercializzare un cosmetico con alte cariche di lactobacillus vivi, l'idea resta appannaggio di rimedi medicali o pasticciati rimedi casalinghi a base di yogurt .  
Rodolfo Baraldini
pubblicato 13 ottobre 2014
articoli correlati:
Saponi Antibatterici: anche la FDA americana mette in guardia.
Ospiti graditi e sgraditi sulla nostra pelle.
Detersione antimicrobica, igiene.
    Riferimenti:
Microbial Inhabitants of Humans: Their Ecology and Role in Health and Disease." Michael Wilson. 2005. Cambridge University Press, Cambridge, UK.
Identification of the pH-inducible, proton-translocating F1F0-ATPase (atpBEFHAGDC) operon of Lactobacillus acidophilus by differential display: gene structure, cloning and characterization
The Human Vaginal Bacterial Biota and Bacterial Vaginosis
The Vaginal Microbiota: What Have We Learned after a Decade of Molecular Characterization
The Microbiota of the Vagina and Its Influence on Women’s Health and Disease
Biosynthesis and Degradation of H2O2 by Vaginal Lactobacilli
Bacterial Communities in Women with Bacterial Vaginosis: High Resolution Phylogenetic Analyses Reveal Relationships of Microbiota to Clinical Criteria
The vaginal microbiome: rethinking health and diseases    

Nessun commento:

Posta un commento