Solari 2016 a confronto – introduzione
Carrellata sui solari 2016. Nella Prima puntata:Solari 2016 a confronto (13 prodotti da supermercato), ho confrontato solo i prodotti corpo SPF30 nel canale della grande distribuzione per mantenere il prezzo al litro sotto a circa 100€. La tabella con i prodotti è in una pagina separata per non appesantire troppo questa. I solari, anche delle stesse marche, distribuiti attraverso altri canali possono, con sconti e promozioni avvicinarsi ai prezzi più convenienti della grande distribuzione, ma solo eccezionalmente. Visto che non sono di quelli che ama passare qualche ora passeggiando negli ipermarket ho cercato dati nei siti di vendita on line delle grandi catene. A parte Coop, dove l’e-commerce dei solari risulta decisamente trascurato e poco fruibile, sia Esselunga ( il sito on line più completo e pratico) che Carrefour forniscono una offerta on line molto ampia e con sufficienti informazioni. | Raccomandazioni Vestiti macchiati Formulazioni Cien Delice Coop Esselunga Nivea Clinians Garnier Bilboa L’Oreal Omialab Hawaiian Angstrong Piz buin |
Nel confronto ho messo in evidenza le avvertenze, le eventuali difformità rispetto alla raccomandazione del 2006 ed il problema dei possibili danni ai vestiti. Sullo scaffale del market, sono rilevabili prezzi a volte più bassi di quelli rilevabili on-line. Visto che il confronto dei prezzi è rilevante, ho specificato quando il prezzo era rilevato in siti diversi da quello assunto come fonte dei dati. I prezzi Coop sono tutti da scaffale (rilevati in un iperCoop a Ferrara nella settimana 5-12 maggio).
Quando potevo pubblicare più prezzi ho specificato il prezzo al litro di quello più basso. Alcuni ipermarket e siti online della grande distribuzione hanno anche in vendita marche, posizionate nel canale farmacia, che non esitano a vendere anche negli ipermarket, fuori dal corner farmacia. Avendo posizionamenti diversi non le ho inserite nel confronto con i prodotti da supermarket.
Quasi tutti i prodotti utilizzano l’avobenzone, Butyl methoxydibenzoylmethane, di cui sono noti i problemi di stabilità, per allargare lo spettro di assorbimento degli ultravioletti anche nel campo degli UVA.
Anche se vantare valenze extrafunzionali come quelle ambientaliste, è un fenomeno in crescita, non ho trovato in nessun prodotto avvertenze d’uso che rilevassero i rischi ambientali ed ecotossicologici dei prodotti solari.
Raccomandazione disattesa | ↑ |
Così abbiamo sul mercato:
solari con SPF 100 | la raccomandazione indica il valore massimo pari a 50+ |
il numero dell’SPF scritto a caratteri giganteschi contro la categoria (ad es. ALTA ), appena leggibile | La categoria dovrebbe figurare sull’etichetta in maniera altrettanto visibile del fattore di protezione solare |
lo stesso SPF a volte è chiamato FP a volte IP | nessuna norma specifica il significato di queste sigle diverse, si dà per scontato che i consumatori intendano esattamente di cosa si parla |
filtri dichiarati come fotostabili | non esiste una norma europea che definisca la fotostabilità dei filtri solari, nel tempo e una volta applicati sulla pelle, ed al consumatore nessuno dice se il prodotto va riapplicato ogni 20 minuti o ogni 2 ore in caso di lunga esposizione al sole |
i prodotti dichiarano che filtrerebbero anche gli UVA ma senza il piccolo marchio che era stato stabilito | Quando il filtraggio UVA è almeno un terzo di quello UVB dovrebbe comparire il cerchietto con inscritta la scritta UVA |
i prodotti specificano una protezione senza indicarne i limiti | il consumatore dovrebbe essere avvisato sul fatto che l’SPF è calcolato applicando quantità di prodotto molto superiori a quelle tipicamente applicate e che la protezione una volta applicata dura un tempo limitato. |
Vestiti macchiati | ↑ |
Formulazioni | ↑ |
Inoltre una buona formulazione di un solare tende a ridurre la eventuale penetrazione transcutanea.
Insomma! le possibili variazioni e innovazioni formulative sono normalmente poche.
Ciò nonostante alcune marche offrono prodotti autoconservanti, cioè dove la stabilizzazione microbica non è garantita da ingredienti classificati come conservati dalla normativa, e sistemi filtranti con l’effetto booster, cioè dove l’SPF viene elevato da coformulati non classificati cone filtri UV. Il ragionamento può essere border line, alla luce del divieto di utilizzare conservanti e filtri non elencati nell’allegato. In sostanza nessuno può processare le intenzioni del formulatore che dichiara di aver utilizzato l’etilexilglicerina come umettante o il gammaorizanolo come antiossidante.
Qualche perplessità la possono creare in un solare sistemi autoconservanti che utilizzano massicciamente ingredienti che possono permeare o disturbare la barriera cutanea.
Solari 2016 a confronto (13 prodotti da supermercato)
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Rodolfo Baraldini
pubblicato 7 maggio 2016
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