domenica 28 settembre 2014

CARLITADOLCE e CinziaXlaPelle


CARLITADOLCE e CinziaXlaPelle.

CARLITADOLCE e CinziaXlaPelle.



Elisa: sarei curiosa di un parere su Carlitadolce. In fondo, tra tutte le blogger, è quella che più ha “invaso”, da profana, il terreno della cosmetologia, diffondendo spesso allarmismi non del tutto giustificato (penso al tema siliconi/paraffina).
Caterina: ci sono tantissime che pensano ugualmente che il suo fenomeno è assolutamente pericoloso…
Non conosco, ma soprattutto non sono uno dei tanti, tantissimi seguaci di Marcella Leone, nota sul web come Carlitadolce.
Molti hanno interpretato l’articolo, ma soprattutto il titolo “Le blogger da evitare come la peste”, come su misura per lei. Non è proprio così, anche ora che mi è stato chiesto di parlarne ed ho cercato di documentarmi, non sono riuscito a guardarmi per intero i suoi filmati, evidentemente non sono il tipo di pubblico per cui sono stati concepiti.
Per principio vorrei parlare il meno possibile di ciò che non conosco. Quindi l’articolo non si riferiva specificatamente a Carlitadolce o ad altre analoghe bloggers o vbloggers.
Quando ci si mette in rete, ci si espone ad una pubblica verifica delle proprie conoscenze, competenze, immagine ecc.. Vale per Carlitadolce, ma vale anche per me che tutte le volte che dico o scrivo una fesseria poi me ne pento e cerco di rimediare.
Internet, che come sanno gli esperti nacque per permettere agli scienziati di scambiarsi immagini porno anche in caso di guerra nucleare, è uno strumento fantastico. Basta avere voglia e tempo e puoi sembrare una enciclopedia vivente in qualunque materia. Ti iscrivi ad un forum e tutte le volte che devi scrivere una opinione su qualcosa, vai su Google o su Wikipedia e copia-incolli.
Mi sono sbagliato, non basta voglia e tempo, devi anche saper leggere e trovare i siti giusti dove reperire le informazioni per crearti la tua pseudocompetenza su misura.
Una pseudocompetenza ritagliata sartorialmente sulla immagine che ci si vuole dare, che guarda caso parte dall’alias, il nome fittizio, il nickname che si è scelto. Così abbiamo pseudocompetenze a confronto attraverso pseudoidentità.
Per alcuni, internet diventa palestra dove fare sfoggio del proprio ego ipertrofico all’interno di un contesto di pseudoidentità. L’identità che appare su internet , con le sue competenze , conoscenze, immagine, spesso non è assolutamente conforme all’identità reale della persona, con le sue debolezze, incertezze e fragilità.
Lo so che dovrei sostituire pseudo con virtuale, ma non ci riesco e adesso smetto di voler sembrare uno psico-sociologo on line e parlo di vblogger cosmetiche.
Ho incrociato ed intravvisto Carlitadolce ( l’alias ) nel forum dell’ANGOLO DI LOLA dove mi ricordo una persona curiosa, che voleva imparare dagli spignattatori più esperti. Mai mi sarei immaginato che avesse un canale youtube con milioni di visualizzazioni e decine di migliaia di seguaci.
Mi è stato segnalato un filmato.
http://www.carlitadolce.com/2013/05/lista-ingredienti-dannosi-nei-cosmetici.html

E’ pieno di errori, grossolane incongruenze ed imprecisioni.
Si ricava nettamente l’impressione che abbia copia-incollato dai siti sbagliati le informazioni che da. Ho già fatto notare in questa discussione come il biodizionario faccia un pessimo servizio al consumatore ed alla cosmesi in generale, alimentando una vera e propria ossessione per gli ingredienti cosmetici basata su informazioni parziali ( nel duplice significato di limitate e di parte ).
Carlitadolce è convinta che i cosmetici che contengono quegli ingredienti siano nocivi per l’uomo o per l’ambiente e per lo più inefficaci.
Questa cattiva informazione in contenuto e stile si trova sul biodizionario, che lei cita continuamente, ed in decine di altri siti internet, sui giornali, nei programmi di informazione televisivi.
Con le migliaia di baggianate che circolano sulla cosmesi e sui cosmetici, la pubblicità del cosmetico non ne è certo esente, perché prendersela tanto con Carlitadolce ?
Forse perché copia e incolla male ? o perché ci mette del suo ? Penso che quello che ha urtato molti sia la sicurezza con cui Carlitadolce pubblicizza le sue opinioni e la sua tifoseria, spacciandole per verità scientifica. Sicurezza e certezze che si scontrano con una conoscenza della materia che non sembra affatto superiore a quello del fruitore medio di internet. Forse mi sbaglio, visto il numero di seguaci che ha, il livello di conoscenze del fruitore medio di internet si deve essere terribilmente abbassato.
Questo è paradossale, perché nei siti internet e forum frequentati da chi si vuole produrre cosmetici e sapone ho trovato anche persone che hanno studiato, si sono documentate, hanno sperimentato e spesso affrontano argomenti e materie complesse con un approccio che potrebbe essere quello di un professionista.
A monte della diffusione delle bufale su internet c’è una sovrastima, una eccessiva sicurezza di sé riguardo l’utilità e la precisione delle proprie conoscenze e informazioni. Indipendentemente dalle reali e verificabili competenze, spesso internet diventa la palestra dove sfoggiare il proprio ego ipertrofico.
Purtroppo se non ci si documenta bene, oltre alle proprio legittime opinioni, si possono copia-incollare storielle tipo:
- se finiscono per -one sono siliconi,
- i thiazolinoni sono cessori di formaldeide ( siliconi che cedono formaldeide ? ),
- il sodium lauryl sulfate è fortemente irritante , mentre il sodium laureth sulfate non lo è,
- le paraffine non idratano,
- i siliconi nei capelli creano le doppie punte,
- l’ordine con cui si devono trovare SLES , betaine e sodium chloride è questo se no il prodotto non è buono,
- NON vanno bene se c’è un codice numerico nei pressi del nome dell’ingrediente ( poveri C12-C18 !!!! chissa cosa hanno fatto di male ? ),
ecc. ecc.
Chiunque abbia un minimo di competenze cosmetologiche e formulative probabilmente sorride di certe ingenuità e della convinzione con cui Carlitadolce diffonde le sue opinioni, facendole sembrare informazioni. Mi preoccupa di più il fatto che apparentemente in tanti, senza alcuno spirito critico, prendano queste opinioni, non qualificate o qualificabili, come oro colato.
Sospetto che il fenomeno della diffusione virale della disinformazione cosmetica abbia preoccupato le aziende cosmetiche, più che altro perché era una disinformazione di cui non avevano il controllo. In un mercato competitivo il fenomeno della “pubblicità negativa” è attentamente monitorato come quello della pubblicità positiva. Per un bravo markettaro si tratta solo di segmenti della domanda, che sia salutistico-ecologico o para-religioso o altro.
Alla fine l’obbiettivo è riuscire a vendere dei cosmetici e se il consumatore bersaglio è indottrinato dal biodizionario, da Carlita o da qualunque altro blogger, per il bravo markettaro non fa proprio nessuna differenza.
Molto divertente , carina e ben fatta la parodia che circola con una vblogger CinziaXlaPelle che in poco tempo ha raggiunto livelli altissimi di visualizzazioni.
Si riconosce un tocco professionale, Cinzia sa stare davanti alla telecamera in modo impeccabile e recita copioni dove si riconosce la mano di qualche creativo o copywriter pubblicitario.
Divertente , carina, brava lei e tutta l’operazione virale fa pensare…
Peccato che molti dei consumatori bersaglio, come potrebbero essere i seguaci di Cartlitadolce, neppure abbiano capito che è una parodia, finalizzata a comunicare che non basta ripetere, con grande convinzione, una bugia per 1000 volte per farla diventare una verità.
O non lo capiscono o non c’è niente da fare, come alcuni politici e pubblicitari pensano, una balla ripetuta mille volte , per loro diventa davvero una verità.
Su CinziaXlaPelle adesso circolano addirittura parodie della parodia. !!!
Come già detto: attenzione ad utilizzare l’ironia nel marketing. Strumento delicato , più l’ironia è di qualità, più e probabile che la maggioranza delle persone non la capiscano.
Non si contano i commenti ai video di Cinzia di chi non ha capito che è una parodia costruita molto abilmente da professionisti della comunicazione e non una delle tante disinformate beauty bloggers.
p.s. Mi era stato richiesto di parlare espressamente del cosmetico fai da te e dello spignattamento, pregi e rischi, in relazione con Carlitadolce.
Ritengo che i fenomeni siano ben distinti e penso di parlare del cosmetico fai da te separatamente da competenze, conoscenze, opinioni di una spignattatrice/ore anziché di un altra/o.
Rodolfo Baraldini
pubblicato 8 febbraio 2014
(15345)
(261) CinziaXlaPelle

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