martedì 30 settembre 2014

LA BUFALA DEI COSMETICI BOTOX-SIMILI

      
LA BUFALA DEI COSMETICI BOTOX-SIMILI

LA BUFALA DEI COSMETICI BOTOX-SIMILI

Anche se la moda sembra che stia passando ( ma il fatto che una “moda” di qualche ingrediente cosmetico “passi” è forse il miglior indicatore della sua “inefficacia” ) i cosmetici con ingredienti che vantavano un effetto simile a quello ottenibile con le iniezioni di tossina botulinica meritano una minima analisi,se non altro come fenomeno marketing.
I primi cosmetici che vantavano questo effetto vennero lanciati sul mercato dopo il brevetto di un ingrediente, Acetyl hexapeptide , da parte di una società spagnola: la Lipotec.
Interessante fin dall’inizio confrontare i dati del brevetto con quanto comunicato nella pubblicità .
LINK AL BREVETTO .
Alcune sintetiche considerazioni:
1° l’efficacia ed i test dichiarati nei brevetti non vengono verificata e validati scientificamente. L’ufficio brevetti deve verificare la brevettabilità dell’invenzione ( in sostanza impedire che si brevetti l’”acqua calda”) , ma non compie verifiche su quanto il produttore afferma di aver ottenuto e testato.
In questo caso il brevetto dichiara che “at least partially inhibit” la exocitosi neuronale, con test in vitro di cui successivamente difficilmente si è avuto riscontro in vivo.
2° l’efficacia dichiarata nel brevetto è prevalentemente focalizzata su peptidi più lunghi dell’hexapeptide che venne commercializzato come botosimile ( non a caso negli anni successivi lo stesso produttore, per rinnovare il mercatto ha proposto octopeptidi con funzione analoga ).
3° l’efficacia dichiarata e testata in vitro, con esiti parziali, nei brevetti è a dosaggi che diventano improbabili in prodotti cosmetici sul mercato, se non altro visto che la materia prima non viene fornita pura, ma molto diluita ( in questa brochure si parla di una soluzione allo 0,05% , quindi un 5% di questa soluzione in un prodotto cosmetico std (applicato 2mg/cm2) equivarrebbe alla applicazione sulla pelle di 0,000000005 g/cm2 ( cioè 50ng/cm2 ; sulla soglia di efficacia , ma anche di nocività di una qualunque sostanza applicata in dosaggi di nanogrammi/cm2 sulla pelle si dovrà aprire un dibattito apposito ) del principio attivo eventualmente funzionale. Senza considerare quanto di questo principio attivo “eventualmente” riuscirebbe a penetrare la pelle fino a raggiungere i muscolini da rilassare.
Attenzione : non è impossibile che per via transdermica si possa intervenire sul meccanismo degli SNAP e sostanzialmente bloccare i recettori della acetilcolina che “comandano” la contrazione muscolare.
Lo fanno molto efficacemente i più famosi gas nervini ( ad esempio il SARIN ) o alcuni tra i più diffusi insetticidi.

Ma anche ammettendo che le molecole cosmetiche che sono state proposte, vantando una azione boto-simile , possano funzionare , per avere un qualche effetto sulle rughe, sfruttando la decontrazione o il rilassamento dei muscoli mimici del volto dobbiamo immaginare tempi di rilassamento particolarmente lunghi. Infatti rughe e pieghe cutanee si formano per il continuo e ripetuto contrarsi dei muscoli facciali, quindi dopo molti anni di stress meccanico… ammesso che sia possibile indurre per via transdermica con un cosmetico un leggera “paralisi” o blocco della capacità di contrarsi di un muscoletto facciale per diciamo 10 minuti o qualche ora , questo meccanismo non PRODURREBBE NESSUN MIGLIORAMENTO SIGNIFICATIVO , se confrontato ad esempio col rilassamento dei muscoli facciali di almeno 6 – 8 ore di cui tutti noi godiamo gratuitamente durante il sonno..
5° premesso che molto probabilmente questi cosmetici botosimili non fanno una cippa….. se davvero facessero quello che dichiarano e vantano nella pubblicità ( … come il botox ma senza iniezioni ecc.. ) NON SAREBBERO E NON DOVREBBERO ESSERE COMMERCIALIZZATI COME COSMETICI.

Rodolfo Baraldini
pubblicato 6 maggio 2012

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